IL FATTO - Nella missiva al primo cittadino vengono evidenziate una serie di criticità e viene sollevato il caso relativo alla figura del Comandante. Nel mirino anche il fatto che gli agenti vengono utilizzati per servizi che non gli competono: ecco quali. Dal Comune nessuna risposta
Carenza di vigili urbani e incertezza sul futuro del Comandante: adesso gli agenti di polizia locale di Cassino non escludono di procedere con iniziative di protesta, a partire dallo stato di agitazione. A mettere in guardia l'amministrazione comunale è il coordinatore del Dipartimento di Polizia Locale Luciano Ferrara e il Segretario Provinciale CSA-RAL Paolo Pandolfi, che in una nota sindacale spiegano: “Gli appartenenti al Corpo chiedono un incontro urgente con le autorità in indirizzo per verificare la disponibilità dell’amministrazione rispetto alle problematiche rappresentate, ed in caso contrario sono pronti a rivolgersi al Prefetto ed ad attivare tutte le azioni sindacali, ivi compreso l’apertura dello stato agitazione”.
Le autorità in indirizzo sono, nello specifico, il sindaco del comune di Cassino Enzo Salera e l’assessore alla Municipale Barbara Alifuoco. Da dove nascono le difficoltà? Il Comandante Pugliese già nei giorni scorsi proprio per il tramite delle nostre colonne aveva lamentato la carenza di organico e quindi l’impossibilità di garantire ulteriore servizio della municipale, nonostante nei mesi scorsi la giunta Salera con apposita delibera abbia dato l’ok all’impegno di spesa per l’acquisto di armi da destinare agli agenti di polizia locale.
Il problema è che gli agenti sono sempre di meno. Si evidenzia nella nota del sindacato: “Il Comune di Cassino conta 35.220 cittadini residenti la dotazione organica dovrebbe ammontare quindi ad 88 unità. Rilevato che il Comando è composto da appena 15 unità così distribuite: 2 esentate dal servizio esterno che andranno in pensione a fine 2022, 1 che usufruisce di congedi straordinari, 6 ultrasessantenni con riconosciute limitazioni ed esenzioni all’espletamento del servizio e solo 6 unità sia per i servizi interni che per i servizi esterni si ribadisce l’impossibilità oggettiva a svolgere tutta quella serie di attività connesse al delicato ruolo di Polizia Locale, con evidenti ricadute sulla funzionalità del Corpo e sulle risposte da fornire al cittadino”.
Poi, il sindacato mette il dito nella piaga: “Nel piano del fabbisogno del personale relativo all’ anno 2022, nessuna unità è stata prevista per l’Area Sicurezza, diversamente da altre aree, si chiede in primis di adottare le opportune determinazioni al fine di assumere personale inquadrato in categoria C di cui il Comando è sprovvisto, in secundis di non distogliere gli attuali operatori di Polizia Locale dalle attività d’istituto, con compiti non rientranti nel profilo professionale e nelle mansioni previste dalla legge, regolamenti e funzionigrammi amministrativi della Polizia Locale d’Italia.
Si è infatti più volte verificato che il già ridotto personale venisse distolto dai servizi d’istituto per essere adibito al servizio di autista (inquadrato in categoria B) non con auto d’istituto e a tal fine targata, fuori dalla competenza territoriale con l’arma assegnata, per finalità non connesse al servizio di Polizia Locale, anziché reperire tale figura di fascia B in altre aree dell’Ente”.
E ancora, prosegue la nota: “Relativamente all’annosa problematica relativa alla chiusura del traffico all’interno dell’area pedonale, molto probabilmente il ruolo della Polizia Locale viene frainteso, chi indossa una divisa di pari valore e competenze a tutte le altre forze dell’ordine presenti in Italia, impiegata per garantire la sicurezza alla pubblica incolumità, non deve essere distolta dai compiti d’istituto, per essere adibita all’apertura e chiusura delle sbarre che delimitano l’area stessa, attività che quantomeno sembrerebbe da inquadrare nel novero delle mansioni ascritte agli operai, inquadrati nella categoria A.
Infine ma di primaria importanza, la figura del Comandante, al vertice del corpo di Polizia Locale è posto un Comandante, anche egli con qualifica di Polizia Locale, che ha la responsabilità del Corpo e ne risponde direttamente al Sindaco. Tale posizione, deve aggiungersi, non è affidabile ad un dirigente amministrativo che non abbia lo status di appartenente al corpo di Polizia Locale".
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