Alle urne il 25 settembre: Cassino è pronta a sparire dal Parlamento

Alle urne il 25 settembre: Cassino è pronta a sparire dal Parlamento
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-07-2022 00:00

POLITICA - Per la prima volta al voto dopo il taglio dei parlamentari che ha ridisegnato i collegi elettorali: il Cassinate, accorpato a Terracina e al Sud Pontino, ha poche speranze di avere un rappresentante del territorio. Intanto Zingaretti prenota il Senato: ci si prepara anche per le elezioni regionali. Un agosto bollente per mettere a punto le liste: solo Ruspandini parte favorito tra deputati e senatori uscenti. Tutti i dettagli

foto: IMAGOECONOMICA

Lo hanno deciso gli italiani con il voto al Referendum del 20 settembre 2020: ad ampia maggioranza è stata avallata la Riforma voluta dal M5S e poi sostenuta anche dal Pd per il taglio di circa 350 parlamentari. Il 25 settembre 2022, prima volta nella storia, si andrà dunque alle urne per eleggere non più 945 parlamentari (630 deputati e 315 senatori) bensì 600, così suddivisi: 400 deputati e 200 senatori.

Il taglio dei parlamentari fortemente voluto anche dal sottosegretario Ilaria Fontana del M5S, eletta a Cassino nel 2018 a dispetto dei pronostici che vedevano favorito Mario Abbruzzese, rischia di far sparire per sempre la Città Martire dal Parlamento. Angelo Picano che negli anni Settanta portò a Cassino prima la Fiat e poi l'Università, Anna Teresa Formisano che nel 2012 riuscì a salvare il Tribunale di Cassino, due nomi solo per fare qualche esempio: saranno solo un ricordo, non ci sarà più un rappresentante della Città a difendere gli interessi del territorio, salvo colpi di scena.

IL COLLEGIO CHE MORTIFICA CASSINO

Il nuovo maxi collegio è formato infatti dall’unione dei sistemi locali interi di Terracina, Fondi, Gaeta, Formia e Cassino. Il 62% della popolazione di questo collegio appartiene alla provincia di Latina e il restante 38% alla provincia di Frosinone”.

Il collegio uninominale di Terracina (Lazio 2 U05) comprende 47 Comuni. E, come detto in precedenza, la provincia di Latina è prevalente. Ecco l’elenco dei comuni che ne fanno parte: Acquafondata, Aquino, Arce, Ausonia, Belmonte Castello, Campodimele, Cassino, Castelforte, Castelnuovo Parano, Castrocielo, Cervaro, Colfelice, Colle San Magno, Coreno Ausonio, Esperia, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Pico, Piedimonte San Germano, Pignataro Interamna, Pontecorvo, Ponza, Rocca d’Arce, Roccasecca, San Felice Circeo, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, San Vittore del Lazio, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Apollinare, Sant’Elia Fiumerapido, Santi Cosma e Damiano, Sperlonga, Spigno Saturnia, Terelle, Terracina, Vallemaio, Vallerotonda, Ventotene, Villa Santa Lucia e Viticuso.

Per il Cassinate sarà molto difficile poter eleggere un parlamentare: i rapporti di forza sono sbilanciati a favore della provincia di Latina. Lo hanno messo nero su bianco nei mesi scorsi 15 sindaci del Cassinate che auspicavano un dialogo costruttivo per rivedere il collegio e si erano detti pronti ad azioni clamorose se così non fosse stato. Poi, tra la negligenza degli amministratori, l'emergenza Covid da fronteggiare e il precipitare della situazione politica, non c'è stato tempo di affrontare la situazione. E, in ogni caso, difficilmente si sarebbe potuto fare diversamente.

CHI ENTRA E CHI ESCE: AGOSTO BOLLENTE

La riduzione del numero dei parlamentari, vedrà con molta probabilità anche una riduzione della rappresentanza della Ciociaria. Nel 2018 furono eletti, oltre ad Ilaria Fontana nel collegio di Cassino, anche Luca Frusone di Alatri ed Enrica Segneri di Frosinone per quel che riguarda il M5S: tutti alla Camera. La Lega in Ciociaria riuscì ad eleggere due deputati: Francesco Zicchieri e la pontecorvese Francesca Gerardi. La provincia di Frosinone riuscì a conquistare anche un seggio a Palazzo Madama con il senatore di Ceccano Massimo Ruspandini. Chi di loro riuscirà a centrare il bis?

Ad avere i favori del pronostico è proprio il senatore di Fratelli d'Italia, Ruspandini. Difficile una riconferma sia per Segneri che Fontana del M5S, anche se entrambe possono candidarsi perché al primo mandato. Chi non avrebbe potuto ricandidarsi con il M5S perchè già al secondo mandato è Luca Frusone che non a caso ha seguito Di Maio nella scissione: adesso potrebbe ritrovarsi in un "contenitore centrista" insieme all'ex leghista Zicchieri che è sceso dal Carroccio per approdare in Italia Viva. E il Pd? Quattro anni fa il Partito pagava lo scotto dell'era renziana, non riuscì ad eleggere nessun rappresentante. Ora punta a tornare in Parlamento, e non è escluso che possa puntare tutto su una donna.

ZINGARETTI DALLA PISANA A PALAZZO MADAMA

Si lavora su un doppio binario, nel Pd: si preparano già le candidature anche per quel che riguarda le elezioni regionali. La scadenza naturale del mandato bis di Zingaretti è fissato per il mese di marzo, ma si voterà verosimilmente entro la fine dell'anno. Il Governatore del Lazio sarebbe infatti intenzionato a candidarsi al Senato. La candidatura non è incompatibile con il suo ruolo, solo una volta eletto dovrà lasciare la guida della Regione. A quel punto in Regione subentrerà il suo vice per un periodo di massimo 60 giorni, quindi si voterà per le regionali verosimilmente tra ottobre e novembre. Si prevede un autunno caldo e un agosto rovente.





Articoli Correlati