Crisi idrica, Zingaretti firma lo stato di calamità nel Lazio

Crisi idrica, Zingaretti firma lo stato di calamità nel Lazio
di autore Redazione - Pubblicato: 23-06-2022 00:00

POLITICA - Il presidente della Regione Lazio: "Sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale". La norma in vigore fino al 30 novembre. Gli interventi del sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, e del consigliere regionale Mauro Buschini

Per la crisi idrica e per le difficoltà di approvvigionamento da parte dei comuni, il Lazio ha proclamato lo "stato di calamità naturale" per l'intero territorio della regionale e fino alla data del 30/11/2022. "Per la gestione dell'emergenza idrica e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale" si legge nel decreto del presidente Nicola Zingaretti.

Inoltre, la regione "richiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione Civile, di valutare la dichiarazione dello 'stato di emergenza', sulla base della evoluzione degli scenari di severità idrica in corso, provvedendo alla successiva trasmissione dei dati e del quadro dei fabbisogni per la verifica della sussistenza dei requisiti e dei presupposti al fine di fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale".

GIUSEPPE SACCO

Siamo nel periodo più difficile dell’anno per quanto riguarda l’emergenza idrica alla quale si potrebbe affiancare anche l’emergenza incendi che da anni sta procurando danni al nostro territorio. Occorre attrezzarsi in tempo e i comuni non possono farlo da soli, né possono essere lasciati soli.

I livelli sovracomunali ci aiutino e si cominci a pensare, anche con le risorse del Pnrr, a come risolvere questo problema che è la porta d’ingresso alla cosiddetta transizione ecologica che tutti invocano. In ogni caso non è la siccità la causa del secca del Melfa. Il fiume subisce tante derivazioni ed il grosso viene deviato in modo innaturale su un altro bacino.
Bene gli incontri ma non si può più aspettare. Facciamo rivivere il fiume, tutto il resto viene dopo.

MAURO BUSCHINI

Bene ha fatto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a firmare il decreto attraverso il quale ha proclamato lo stato di calamità naturale su tutta la Regione fino al 30 novembre 2022” – ha commentato il consigliere regionale del Pd Mauro Buschini -. “Una decisione che non poteva sicuramente essere rimandata – ha aggiunto Buschini – a fronte della grave crisi idrica che si è determinata a seguito dell’assenza, ormai da mesi, delle precipitazioni e delle difficoltà che i Comuni stanno trovando in questi giorni nell’approvvigionamento dell’acqua.

Il presidente Zingaretti, tra l'altro, ha coinvolto anche la Presidenza dei Ministri-Dipartimento della Protezione civile, nell’attività di valutazione della dichiarazione dello stato di emergenza al fine di richiedere interventi, sostegni e risorse straordinarie dello Stato.

Una richiesta che nasce dalla conseguenza ormai nota che per la gestione della crisi idrica e per il sostegno delle popolazioni, agli allevatori, alle aziende agricole e delle attività produttive sono indispensabili misure straordinarie e di emergenza”.

“Siamo di fronte ad una emergenza che coinvolge tutto il Paese e non possiamo quindi continuare a perdere tempo. La Regione Lazio ha dimostrato ancora una volta di lavorare per il territorio. In queste ore - ha concluso Buschini - sono in contatto con l'Assessorato competente al fine di trovare una soluzione. Siamo vicini a tutte le categorie che stanno vivendo questo momento di grande difficoltà. A loro dico che non sono soli".





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