"A Formia sono ben accetti i Bardellino ma non i giornalisti anticamorra"

"A Formia sono ben accetti i Bardellino ma non i giornalisti anticamorra"
di autore Redazione - Pubblicato: 10-04-2022 00:00

CRONACA - La cronista Marilena Natale si è vista rifiutare l'affitto perché vive sotto scorta. La città del Sud Pontino balza alle cronache nazionali, interviene il senatore Nicola Morra: "Ciò che è avvenuto deve fare riflettere su quanta strada si debba ancora percorrere nella costruzione di una coscienza democratica"

"Sentirsi mortificati, per aver fatto il proprio dovere. Questo mi è accaduto oggi. Sono giorni che contatto persone, a Formia per una locazione. Impresa ardua credetemi. Ma, mai mi sarei immaginata di ricevere un rifiuto perché sono sotto scorta. Dopo aver parlato con un signore, gli spiego tutte le mie esigenze.

Lui disponibilissimo, mi spiega tutto. Alla fine quando stiamo per chiudere, gli dico che sono una giornalista e che vivo sotto scorta. Senza nemmeno pensarci due volte, il signore mi risponde,: "mi spiace ma non posso affittare la casa, sa i carabinieri possono destabilizzare gli altri ospiti che si possono impressionare".

Io sconcertata ho chiuso la conversazione. Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino, Giuliano, gli Esposito, i Bidognetti i Mallardo ma non Marilena Natale tirate voi le somme!"

A denunciare l'accaduto con un post sulla sua pagina Facebook è la giornalista Marilena Natale. In poche ore il posta diventa virale, a ribattere la notizia è Il Fatto Quotidiano. Interviene subito il Senatore della Repubblica del M5S Nicola Morra che dice: "Seguendo con attenzione quanto sta avvenendo di recente nelle province di Napoli e Caserta, sto frequentando sempre più persone che hanno rotto le scatole alla camorra campana, diventando sgradite alla stessa camorra. Si tratta di sacerdoti, di operatori sociali, di uomini dello Stato, ma anche di giornalisti, quei giornalisti-giornalisti che per il loro servire la verità sono stati anche costretti a vivere sotto scorta, o meglio in regime di tutela e protezione da parte dello Stato.

Fra questi c'è una donna, Marilena Natale, da cui ho potuto imparare tanto, e non solo di camorra, ma anche e soprattutto di "umanità", assistendo Marilena tanti malati oncologici in età pediatrica con le relative famiglie, colpite da queste tragedie nei paesi della cosiddetta "terra dei fuochi" ove si continua ad ammalarsi ed a morire senza che però se ne parli, se ne scriva adeguatamente.

Bene, due giorni fa Marilena ha subito un'esperienza tristissima, e cioè vedersi rifiutare la casa al mare che avrebbe dovuto prendere in affitto la prossima estate perché appunto "sotto scorta", perché la vista dei carabinieri avrebbe disturbato, turbato, i vicini di casa. Marilena è una donna eccezionale ed ha già metabolizzato tale amata esperienza, ma ciò che è avvenuto deve fare riflettere su quanta strada si debba ancora percorrere nella costruzione di una coscienza democratica capace di esprimere solidarietà a chi vive in privazione della libertà personale sol per aver scelto di fare il proprio dovere. Forza Marilena, siamo con te".





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