Affettività nelle carceri, ok dalla Regione. Ora tocca al Parlamento

Affettività nelle carceri, ok dalla Regione. Ora tocca al Parlamento
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-02-2022 00:00

IL FATTO - Votata a maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio la proposta di legge su "Affettività e carcere" targata Unicas. L'avvocato Sarah Grieco, responsabile scientifico del progetto, ha coordinato il gruppo di lavoro: "Si dimostra come la ricerca scientifica può essere al servizio dei diritti umani". L'orgoglio del rettore Marco Dell'Isola

Votata a maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio la proposta di legge su "Affettività e carcere" targata Unicas. Nata dal lavoro di un gruppo di ricercatori dell'università degli studi di Cassino, coordinati dall' l'avv. Sarah Grieco, responsabile scientifico del progetto, il disegno di legge è volto a migliorare profondamente la qualità di vita dei reclusi e delle loro famiglie, attraverso un aumento del numero e della qualità dei loro "contatti".

La ricerca, condotta in collaborazione con i professori Maurizio Esposito del Laboratorio di Ricerca Sociale (LARS), e Simone Digennaro del Dipartimento Di Scienze Umane, Sociali e Della Salute, era stata presentato in Consiglio Regionale lo scorso 30 novembre, in un evento promosso dal Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia.

All'evento aveva preso parte, tra gli altri, anche la senatrice Monica Cirinnà, relatrice di una proposta di legge sempre in tema di affettività, presentata da un altro Consiglio Regionale, quello della Toscana.

L'impegno politico preso dal presidente Marco Vincenzi e dal vice Porrello, al termine dei lavori, era stato proprio quello di far proprio il disegno di legge e di presentare una mozione in Consiglio Regionale di iniziativa parlamentare .Promessa mantenuta.

Ora sarà la volta del Parlamento che, di fronte a due proposte sul tema presentati da due consigli regionali così importanti, difficilmente potrà restare indifferente.


"Siamo profondamente contenti del voto del Consiglio regionale su questa importante proposta e che il Presidente Marco Vincenzi, a cui va tutto il nostro ringraziamento, e il suo ufficio, l'abbia presentata in tempi così rapidi.

Questo - spiga Sarah Grieco, responsabile scientifico del progetto - è un disegno di legge 'scritto' dai suoi destinatari: i detenuti, appunto. Un lavoro che parte dall'ascolto e che dimostra come la ricerca scientifica può essere al servizio dei diritti umani."

Il rettore dell'ateneo di Cassino Marco Dell'Isola allo stesso modo non ha nascosto l'orgoglio e ha spiegato: "Il merito va allo staff precedente visto che il lavoro è partito con il mio predecessore Giovanni Betta, io ne ho raccolto i frutti. C'è stata la massima attenzione da parte del gruppo di lavoro che ha visti protagonisti il prof. Della Monica e l'avvocato Grieco come responsabile del progetto.

Nell'ottica della formazione è giusto reinserire i detenuti nella società a partire proprio dalla formazione, questo è stato il ruolo dell'Unicas. Abbiamo in cantiere altri due progetti molto importanti incardinati su tre settori: C.U.Ori., Job Placement e Casi".

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