Caro energia, la bolletta del Comune di Cassino lievita di 110mila euro

Caro energia, la bolletta del Comune di Cassino lievita di 110mila euro
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-02-2022 00:00

IL FATTO - La Città Martire ha aderito alla protesta nazionale indetta dall'Anci e ieri sera ha spento la Rocca Janula. Iniziative anche a Esperia e Pontecorvo. Ecco tutti i dettagli

Anche il Comune di Cassino ha aderito all’iniziativa dell’ANCI denominata: “I Comuni spengono la luce”. Così ieri sera sono rimasti spenti i fari che illuminano la Rocca Janula. "Il costo dell’energia elettrica è diventato un serio problema. L’ultima bolletta recapitata al nostro Comune fa registrare una lievitazione della bellezza di 110mila euro rispetto a quella del corrispondente periodo precedente. Necessario l’ intervento del Governo – ha detto il sindaco Salera – per sostenere le famiglie e gli Enti pubblici per far fronte ad un aumento del costo dell’energia difficile da sostenere”.

PRIMA LE FOIBE, POI LA PROTESTA

La scelta di spegnare la Rocca Janula e di non illuminarla invece con il tricolore per ricordare la tragedia delle Foibe ha scatenato qualche malumore a Cassino. Il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo ha invece unito in un unico momento le due iniziative: la commemorazione del "Giorno del Ricordo" e l'iniziativa Anci "I comuni spengono la luce".

Spiega il sindaco: "Il partito di Fratelli d'Italia di Pontecorvo, con la mia partecipazione in qualità di sindaco e con la partecipazione del vicesindaco Nadia Belli, l'assessore Michele Notaro, il portavoce del partito Manlio Sera e la professoressa Rosalba Agenori, ha deposto un fascio di fiori in onore delle vittime delle Foibe. In più il comune ha aderito all'iniziativa "Spegni un Monumento" per il caro bollette come richiesto dall'ANCI per solidarietà agli aumenti delle bollette. Così abbiamo fatto e quindi subito dopo aver deposto il fascio di fiori abbiamo spento il monumento.

ANCHE ESPERIA SPEGNE LE LUCI

"Il caro bollette è diventato insostenibile. Esperia si spegne simbolicamente per 30 minuti per chiedere un aiuto concreto al Governo" ha spiegato il sindaco Villani. Sono molti i comuni del Cassinate e della Ciociaria che hanno partecipato alla simbolica protesta. "Evidentemente - hanno spiegano i sindaci - non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini".





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