"Serve un piano straordinario per salvare 70.000 posti di lavoro"

"Serve un piano straordinario per salvare 70.000 posti di lavoro"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 03-02-2022 00:00

ECONOMIA - Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica siglano un documento comune e incalzano il Governo Draghi chiedendo interventi concreti per il settore dell'automotive. Da Stellantis ok al premio di risultato per gli operai: circa 1.400 euro. Tutti i dettagli

“È la prima volta in assoluto che Federmeccanica insieme a Fim, Fiom, Uilm presentano un documento comune sull’automotive. Questo dimostra la straordinarietà della situazione della crisi dell’automotive in Italia, sono a rischio oltre 70 mila posti di lavoro".

Lo ha dichiarato Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil nel corso della conferenza stampa "Industria Automotive: un patrimonio italiano di fronte alle transizioni". Spiega la sindacalista: "L’automotive è il cuore pulsante della nostra industria. Serve un piano straordinario, altrimenti potrebbe saltare un intero settore industriale Lanciamo oggi un appello al Governo e al Presidente del Consiglio sulla necessità di un confronto che non è più rinviabile per individuare le azioni strategiche da compiere per la transizione ecologica e industriale della mobilità del futuro.


I dati sull’andamento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali forniti dall’INPS evidenziano la gravità della situazione: nel 2019 sono state utilizzate 26 milioni di ore di cassa integrazione, nel 2021 quasi 60 milioni. L'obiettivo deve essere tornare a produrre in Italia 1,5 milioni di veicoli per salvaguardare l'industria e l'occupazione nel nostro Paese ed essere competitivi sul mercato gloabale ed europeo.


Siamo passati da secondo a ottavo produttore di auto in Europa. Attualmente viene utilizzata solo la metà della capacità produttiva istallata, con 700.000 auto prodotte nel 2021.
Francia e Germania stanno già mettendo in campo politiche industriali per affrontare la transizione, mentre il Governo italiano non sta svolgendo nessun ruolo.

Il Governo deve intervenire nominando un’Autorità, che coordini i Ministeri interessati sotto la Presidenza del Consiglio, che abbia una dotazione di risorse finanziarie per la transizione industriale garantendo l’occupazione negli stabilimenti Stellantis e in tutta la componentistica, anche attraverso l’utilizzo di un ammortizzatore sociale per la transizione”.

Gli fa eco Michele De Palma: " Sono mesi che chiediamo un confronto al Mise sul settore, ma Giorgetti evidentemente ha deciso di rimanere solo, sarà impegnato su altro che non riguarda il suo Ministero. Lanceremo insieme a Federmeccanica, Fim e Uilm l’allarme sul settore automotive, sono a rischio oltre 70 mila posti di lavoro. Serve un piano straordinario, altrimenti potrebbe saltare un intero settore industriale”.

ULIANO: 1.400 EURO AGLI OPERAI NONOSTANTE LA CRISI

“Un premio medio di 1.400 euro nonostante la crisi dei microchip quello che riceveranno gli operai degli stabilimenti italiani di Stellantis”: l’annuncio, con una punta di orgoglio e di rivendicazione per le battaglie svolte, è giunto ieri da Fim-Cisl, Fismic, Uilm, Ugl e Aqcf che nella hanno siglato l’accordo con la dirigenza. La seconda buona notizia per Cassino è che ieri non è giunta nessuna comunicazione ieri di eventuali stop, dunque oggi gli operai saranno regolarmente in fabbrica. 

Spiegano i sindacati: “Stellantis ha comunicato i risultati del premio efficienza annuale, che si attestano in media al 6% della paga base annua convenzionale di 21.754,72 euro per la prima area professionale, 23.346,57 euro per la seconda area professionale e 28.652,52 euro per la terza area professionale: il premio in cifra assoluta diventa dunque rispettivamente di 1.305 euro, di 1401 euro e di 1719 euro. Il risultato varierà per unità produttiva e tutti gli stabilimenti lo hanno conseguito. Si tratta di un risultato in linea con lo scorso anno e quindi particolarmente apprezzabile se si considerano le gravi difficoltà generate dalla crisi di approvvigionamento dei microchip. 






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