"Ora bisogna semplificare la vita a chi ha completato le vaccinazioni"

"Ora bisogna semplificare la vita a chi ha completato le vaccinazioni"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-01-2022 00:00

IL FATTO - L'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato si appella al Governo: "Nella nostra Regione rappresentano il 63% della popolazione. In assenza di sintomatologia tutte le attività, comprese quelle scolastiche, devono essere mantenute"

"E’ giunto il momento di semplificare la vita a coloro che hanno completato le vaccinazioni, nel Lazio rappresentano il 63% della popolazione over 12 anni. Questi cittadini, indipendentemente dai luoghi di lavoro, studio, socializzazione, devono essere liberi senza certificazioni e tamponi. In assenza di sintomatologia tutte le attività, comprese quelle scolastiche, devono essere mantenute".

Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che poi argomenta: "Oggi le varie circolari ministeriali, soprattutto in ambito scolastico, rendono difficile la vita alle famiglie e valgono le stesse regole sia per coloro che hanno completato il percorso di vaccinazione, che per coloro che non si sono vaccinati, tutto ciò generando procedure amministrative e operative assurde. Bisogna fare la corsa al vaccino non ai tamponi. Ieri nel Lazio record assoluto di testing, oltre 150 mila. Auspico che il Governo ascolti la voce delle Regioni”.

"Nel Lazio - prosegue l'assessore - è stata superata quota 12,4 milioni di somministrazioni di vaccino e di queste 3,2 milioni sono dosi di richiamo pari al 67% della popolazione adulta. Raggiunto il 98% di adulti che ha ricevuto la doppia dose e l’91% degli over 12 sempre in doppia dose".

Infine, l'assessore D'Amato annuncia che "si terranno il 2 febbraio prossimo diversi open day su tutto il territorio regionale rivolti alle donne in gravidanza e in allattamento presso la rete dei consultori e i centri aziendali delle Asl di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina. Open day anche presso l’ospedale di Civitavecchia, l’ospedale dei Castelli, l’ospedale Sant’Eugenio a Roma, l’ospedale Grassi di Ostia, a Tivoli presso Palazzo Cianti e presso i centri vaccinali di Bracciano, Cerveteri e Campagnano".





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