Utilità ed efficacia dei vaccini anti Covid: ecco i numeri

Utilità ed efficacia dei vaccini anti Covid: ecco i numeri

RUBRICHE - La protezione non scende sotto l’89% nei vaccinati booster che superano i quattro mesi. Questa indagine spiega bene l’importanza di completare il ciclo con la terza dose. Angelo Franchitto, nel suo consueto approfondimento settimanale, illustra tutti i dati

di Angelo Franchitto

La campagna vaccinale, in Italia, ha ottenuto una buona risposta da parte degli italiani. Significa che il senso di responsabilità civica ha toccato le coscienze di quanti hanno a cuore la salute di tutti. Ancora è vivo il ricordo dei giorni più difficili della pandemia, comprese le terribili immagini delle bare messe una accanto all’altra nella chiesa del cimitero di Bergamo. Si tratta di un simbolo della perdita che abbiamo avuto a causa del virus. Abbiamo perso una generazione, quella dei nostri nonni che sono la nostra memoria. Questo fatto non possiamo cambiarlo.

Inoltre, allora non avevamo modo per contrastare il nemico invisibile. Con l’arrivo dei vaccini, tantissimi hanno colto l’opportunità di usare un’arma per proteggere i più fragili e anche noi stessi da una malattia che si allarga giorno dopo giorno a macchia d’olio. Oggi siamo ad una vera e propria campagna di ri-vaccinazione, per dare il booster (terza dose) a tutti i vaccinati. Ma crescono ancora le prime vaccinazioni, segno di tante nuove persone che si convincono ogni giorno. Anche la fascia dei più piccoli sta rispondendo bene. I genitori fanno vaccinare anche i bambini più piccoli. Così, è bene dare un’occhiata ai dati aggiornati sull’efficacia dei vaccini anti-Covid.

Si tratta di dati presi dall’Istituto Superiore della Sanità. Leggiamo questi dati in un periodo in cui è sempre più diffusa la variante Omicron. Nel nostro Paese si stima che la variante sia presente all’81%. Anche se abbiamo una variabilità regionale tra il 33% e il 100%. Mentre la Delta ha ancora un 19% di presenza. Questo è il quadro epidemiologico che ci presenta l’Iss. Conoscendo questa situazione di base, diciamo che, l’impatto della vaccinazione aiuta a prevenire nuove infezioni, ricoveri e decessi soprattutto. Questo è un vero e proprio successo del mondo scientifico e medico. Ma è anche un successo nostro, cittadini responsabili capaci di rispondere con la nostra partecipazione alla campagna vaccinale nazionale.

Tuttavia, l’efficacia del vaccino è nella riduzione del rischio rispetto ai non vaccinati, ma anche nel prevenire la diagnosi di infezione SARS-CoV-2. Infatti, la prevenzione è pari a 71% entro i tre mesi dal completamento del ciclo vaccinale (seconda dose). Ovviamente sappiamo c’è un calo al 57% trascorsi i quattro. Addirittura scende al 34% se si superano i 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Mentre, rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa fino al 95% nei vaccinati con con booster (terza dose) da meno di tre mesi, e del 93% nei vaccinati booster fino al quarto mese. Comunque, la protezione non scende sotto l’89% nei vaccinati booster che superano i quattro mesi. Questa indagine spiega bene l’importanza di completare il ciclo vaccinale con la terza dose.

Così, l’Iss spiega i benefici che stiamo ottenendo grazie a una forte campagna vaccinale su tutta la popolazione. Infatti, se la pressione sugli ospedali è nettamente inferiore alle ondate precedenti, e se anche la sintomatologia è meno grave, lo dobbiamo proprio allo sforzo dei milioni di italiani di tutte le età che si sono vaccinati e che continuano a tenere i comportamenti di sicurezza. I cambiamenti che ci prepariamo a vivere, grazie anche al successo della campagna vaccinale riguardano anche le regole del Super Green Pass scaricato dopo il vaccino. Infatti, al momento, il documento verde dura 9 mesi dalla somministrazione dell’ultima dose.

Ma le cose stanno per cambiare presto. Così, dal Primo di febbraio 2022 la durata verrà ridotta. A fare questa scelta è il governo. Ma il decreto venne approvato lo scorso dicembre per far fronte all’impennata della curva dei contagi e alla diffusione della variante Omicron. Attualmente non ci sono ancora modifiche da parte delle nostre istituzioni. Ma, non si tratta dell’unica novità in arrivo per quanto riguarda la Certificazione Covid rafforzata. Questa, infatti, sarà ulteriormente estesa e diventerà obbligatoria per tutti i lavoratori over 50, i quali saranno soggetti a obbligo vaccinale.

Con la riduzione della durata del Super Green Pass, naturalmente, il governo, insieme con le autorità scientifiche competenti, ha deciso di mantenere basso anche l’intervallo di tempo tra seconda e terza dose. Mentre, per i guariti da Covd, il Super Green Pass che gli era stato revocato alla notizia della positività, dovrebbe arrivare automaticamente dopo il risultato di un tampone negativo. Anche per questo, il governo è al lavoro sul meccanismo per automatizzare revoca e rilascio della Certificazione nel caso di soggetti vaccinati e risultati poi positivi. La questione riguarda soprattutto la necessità di ovviare a due problemi.

Il primo è quello di persone positive e ancora in possesso di Super Green Pass valido, e poi c’è quello dei soggetti guariti ma che sono ancora senza Certificazione nonostante la negativizzazione. In attesa di vedere come evolverà la pandemia dopo che la dose booster sarà stata data a tutti, al momento le regole sono certe. Chi si ammala ha diritto ad aspettare tra i 4 e i 6 mesi dalla data di positività SARS-CoV-2 e poi può vaccinarsi. Il vaccino va fatto sia se ha una prima dose o una dose unica e ha validità di booster. Nel caso in cui sono stati assunti anticorpi monoclonali o plasma convalescente, bisogna far passare almeno tre mesi.

Dal momento che la campagna vaccinale è sempre aperta, è bene che chi fa oggi il vaccino deve sapere che completato il ciclo vaccinale anti Covid-19, bisogna fare anche la terza dose. Ad oggi, il Ministero della Salute permette di fare la terza dose trascorsi almeno 120 giorni dalla seconda. Chi, dopo la malattia, risulta avere ancora gli anticorpi da Covid-19, non può evitare la terza dose.

Da quanto detto dai medici e dagli esperti in materia, la valutazione dei titoli anticorpali non è utile per decidere se e quando effettuare la vaccinazione. Inoltre, aver passato la malattia non è un’alternativa al completamento del ciclo vaccinale. Infine, per chi ha fatto la terza dose, cosa deve aspettarsi dopo i sei mesi di validità del Super Green Pass? Al momento non è prevista una quarta dose, dunque possiamo solo aspettare e vedere come evolve l’epidemia. Ma al momento sappiamo che chi ha tre dosi di vaccino ha una protezione lunga, forse anni.





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