Quirinale, il Pd fa muro a Berlusconi. Le reazioni in Ciociaria

Quirinale, il Pd fa muro a Berlusconi. Le reazioni in Ciociaria
di autore Redazione - Pubblicato: 15-01-2022 00:00

POLITICA - Il segretario provinciale Luca Fantini e la consigliera regionale Sara Battisti a sostegno di Enrico Letta

“Risulta impossibile pensare ad un capo politico più divisivo di Berlusconi negli ultimi venticinque anni in Italia. Per questo, non posso far altro che condividere le parole di Enrico Letta sull’eventualità di questo scenario: non è possibile pensare a Berlusconi come garante della Costituzione e della democrazia. La proposta del centrodestra è irricevibile, serve responsabilità”.


Così in Sara Battisti, vicesegretario regionale Pd Lazio in merito ai lavori della direzione nazionale del Partito democratico.


“Qualcuno - dice la consigliera - si sta prendendo il rischio di far terremotare il quadro politico in un momento delicato per il Paese, che aspetta risposte su pandemia e economia. Sarebbe molto grave, mentre è necessario lavorare per la stabilità, e questa passa per la scelta di un profilo altamente condiviso, nel quale gli italiani possano riconoscersi. Berlusconi - conclude Battisti - non può dare credibilità al paese”.

Gli fa eco il segretario provinciale dei dem Luca Fantini che argomenta: "Sono chiare e condivisibili le parole del segretario nazionale, Enrico Letta, che a nome del Pd, durante la direzione nazionale sull’elezione del Presidente della Repubblica, ha dichiarato ferma contrarietà alla candidatura di Silvio Berlusconi.  Capo politico di un partito e, soprattutto, figura che porta con sé una storia altamente divisiva: Berlusconi non può essere il garante di tutti gli italiani, non è adatto a ricoprire un ruolo super partes".

Conclude Fantini: "Bisogna guardare agli interessi del Paese e non a quelli di parte. Serve, dunque, un profilo di garanzia nazionale. Stiamo attraversando un passaggio della storia straordinario, e bisogna dare all’Italia un segnale di responsabilità, serietà e coesione politica. Sconfiggere la pandemia, accompagnare la ripresa economica, centrare tutti gli obiettivi del Pnnr sono le sfide del presente. Occorre un nome condiviso - conclude - sostenuto a larghissima maggioranza e questo nome non può essere Silvio Berlusconi.





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