Graduatorie non cedute al Ministero, il Tar boccia il Comune

Graduatorie non cedute al Ministero, il Tar boccia il Comune
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-01-2022 00:00

POLITICA - I giudici del Tribunale Amministrativo annullano la delibera del 19 febbraio 2021 con la quale la Giunta Salera negò le liste degli idonei vincitori di concorsi al Dicastero dei Trasporti

Il Tar del Lazio di Latina, sezione prima, ha annullato il provvedimento n. 7564 del 19 febbraio 2021 che non consentiva agli idonei di un concorso per un posto di istruttore di vigilanza di categoria D, indetto sempre dal comune di Cassino in data 28 luglio 2020, di poter entrare in graduatoria del ministero delle infrastrutture e trasporti.

Il ministero delle infrastrutture all'epoca chiese al comune di Cassino di poter attingere dalla graduatoria dell'ente per poter assumere diverse unità di istruttori categoria D risultati idonei al concorso. Il sindaco Salera oppose un diniego, assoluto, quanto inspiegabile allo scorrimento della graduatoria redatta dal comune stesso. (LEGGI QUI: Il Comune risponde picche al Ministero, dieci giovani restano senza lavoro).

Dieci degli idonei hanno così promosso ricorso al Tar che si è appunto pronunciato nel merito. I giudici del tribunale amministrativo non sono stati molto teneri con l'amministrazione comunale cassinate: nel dispositivo della sentenza che da torto all'ente di piazza De Gasperi il presidente della prima sezione del Tar scrive di, "vari aspetti di il legittimità," e che le motivazioni addotte dal comune di Cassino che hanno negato lo scorrere della graduatoria sono "incomprensibili oltre che illegittime, non essendo possibile individuare un interesse pubblico nel diniego del comune".

Per questi, e tanti altri articolati motivi, il Tar del Lazio ha annullato le decisioni dell'amministrazione Salera. Cosa succederà? C'è innanzitutto da dire che il Comune può comunque adire al Consiglio di Stato, intanto il tribunale amministrativo ha sancito l'immediato annullamento del famoso diniego. Tutto ciò aprirà le porte ad una sicura richiesta di risarcimento danni in sede civile, e ovviamente, il ritorno in graduatoria presso il ministero delle infrastrutture e trasporti.

Salvatore Trupiano





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