Unicas nella bufera: Plutino scrive a Letta e si appunta i like

Unicas nella bufera: Plutino scrive a Letta e si appunta i like
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-01-2022 00:00

LA VICENDA - Il docente mette nel mirino De Luca e attacca: "Ho appreso che il figlio maggiore del Presidente della Campania ha preso servizio come Professore associato all'Università di Cassino prima di me e senza aver mai frequentato". Il monito: "Mi segnerò i mi piace dei colleghi del mio Ateneo che mancano". Il rettore Dell'Isola non si pronuncia

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"Chiedo scusa se non ho avvisato neanche le persone più vicine a me e i dirigenti locali e nazionali che in questi anni mi hanno offerto amicizia e dato fiducia. Caro Segretario, caro Enrico Letta, ho deciso di non rinnovare la tessera del Partito Democratico e di sospendere da subito le mie attività di militante. Ho preso questa decisione, ieri, dopo un periodo di grande travaglio interiore, incrociando lo sguardo limpido di David Sassoli che ha occupato la mia bacheca per tutta la giornata".

Parte così la missiva del professore Marco Plutino, docente dell'Università di Cassino, indirizzata al segretario nazionale Enrico Letta. Nel mirino c'è il Governatore della campania Vincenzo De Luca. Dice Plutino: "Ho dato otto anni di impegno pubblico al Partito Democratico, partecipando a centinaia di iniziative, senza ricoprire mai alcun ruolo. Vivo però un contesto che da tempo interroga profondamente il senso di questo mio engagement. Negli ultimi giorni leggevo “Saggezza”, lo stimolante saggio di Michel Onfray: coraggio, lealtà, amicizia, rispetto per una sobria operosità e per la parola data, virtù “romane” nelle quali mi riconosco e alle quali ho sempre cercato di improntare il mio operato. Giorni nei quali il Presidente della Regione Campania, un alto dirigente del nostro partito, si è fatto beffe del Presidente del Consiglio, un uomo stimato in tutto il mondo e guida di un governo che hai riconosciuto “nostro”.

Poi porta alla ribalta nazionale quanto accaduto all'Unicas, e denuncia: "Giorni in cui, sul piano personale, ho appreso che il figlio maggiore del Presidente della Campania ha preso servizio come Professore associato nell’università a cui ho dato i miei anni più belli e quasi tutto il mio tempo e la mia intelligenza negli ultimi ventuno anni: prima di me - che sono diventato ricercatore sette anni prima di lui, ho conseguito l’abilitazione in tornate precedenti e non mi sono mai risparmiato – e senza aver mai frequentato l’università, effettuato didattica, con un profilo scientifico che è finito all’attenzione della stampa".

La missiva prosegue con un'altra serie di critiche a De Luca, tra cui: "Mai nella storia d’Italia era accaduto che padre e figlio sedessero insieme nel parlamento in seduta comune che eleggerà il prossimo Capo dello Stato; mai che ricoprissero insieme posti di notevole rilievo politico nell’organizzazione repubblicana (Presidente di regione e parlamentare), neanche con la famiglia Gava; mai nella storia di un partito strutturato come il nostro e nei suoi progenitori un parlamentare alla prima legislatura era divenuto vice-capogruppo senza alcuna pregressa esperienza non dico parlamentare, ma neanche politica; mai si è visto un Presidente di Regione fare campagna elettorale contro il proprio partito, creare e alimentare partiti strutturati concorrenti, sostenere candidati antagonisti addirittura tramite un segretario regionale, come è avvenuto alle ultime elezioni di Benevento, o rallegrarsi del magro risultato del Partito democratico, come è avvenuto alle ultime elezioni napoletane".

Il suo lungo post è stato ripreso oggi dal quotidiano la Repubblica. Il prof. Plutino condividendo sui social l'articolo ha lanciato un vero e prorprio guanto di sfida: "Mi segnerò i "mi piace" dei colleghi del mio Ateneo che mancano. Sapremo chi sono i sostenitori di un'idea di università che non deve avere cittadinanza. L'università che apre le porte, e prioritariamente, a chi non ha mai fatto in vita sua un esame, un ricevimento studenti, seguito una tesi di laurea, fatto una lezione. Chi ha paura muore ogni giorno".

Qualche like proveniente dall'ambiente Unicas c'è, ma all'appello ne mancano ancora molti. Abbiamo provato a contattare il rettore Marco Dell'Isola che, al momento, non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito alla vicenda.





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