IL FATTO - Collegamento Tirreno-Adriatico da San Vittore a Termoli e linea ferroviaria Cassino-Gaeta: così il territorio diventerà centrale. Abbruzzese, pioniere del progetto da tempi non sospetti, sprona gli amministratori: "Si convochi subito la Consulta"
Mario Abbruzzese non era un visionario. Più volte è stato criticato, da qualche oppositore anche deriso, quando parlava del progetto di collegamento tra il Tirreno e l'Adriatico. Come? Con il collegamento da San Vittore del Lazio a Termoli. Due, gli obiettivi di questo progetto: creare una grande opera e far diventare il Cassinate un territorio strategico per l'Italia centrale, realizzando anche il collegamento ferroviario tra la città martire e il Sud Pontino.
Adesso queste opere iniziano ad avviare l'iter in materia concreta. Per quel che riguarda il collegamento ferroviario Cassino-Gaeta ci sono già stati alcuni incontri tra gli amministratori dei vari comuni interessati e i consorzi industriali. La San Vittore-Termoli, così come confermato ieri in un'intervista dalla ministra per il Sud Mara Carfagna, verrà inserita nel Pnrr.
L'ORGOGLIO DI ABBRUZZESE
"Eppur si muove! Ne parlo da 15 anni dell’asse asse di collegamento strategico tra il Tirreno e l’Adritico. Ora il progetto della San Vittore-Termoli è stato inserito nel PNRR, come ha annunciato il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna. Avanti, il territorio deve credere in questo progetto". dice con orgoglio il coordinatore regionale di Cambiamo, Mario Abbruzzese.
Abbruzzese, con il pragmatismo che lo contraddistingue, va quindi sul concreto e rivolgendosi a tutti gli amministratori del territorio: "Invito pertanto ad una celere convocazione della Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale - ha spiegato Abbruzzese - per iniziare a discutere e soprattutto a monitorare con lungimirante interesse il collegamento autostradale tra l’A1 e l’A14 San Vittore-Termoli.
Un asse trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico, come dico da diversi anni, può rappresentare non soltanto un volano di sviluppo per i territori attraversati dall’opera, ma un toccasana per l’intera economia dell’Italia Centrale. Ora che ci sono tutte le intenzioni di realizzare il progetto, tocca ai primi cittadini monitorare che questa opportunità di ulteriore sviluppo si concretizzi davvero" ha concluso Mario Abbruzzese.
Articolo precedente
Per chi (non) suona la campanellaArticolo successivo
"Basta parlare di emergenza, ora serve programmazione"
