Cassino, la cultura benedettina e la lingua italiana

Cassino, la cultura benedettina e la lingua italiana
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-12-2021 00:00

CULTURA - Il 17 dicembre l'inaugurazione di una stele in perlato Royal intesa a ricordare le origini della lingua italiana con la rievocazione della formula del giuramento contenuto nel Placito cassinese del 960. Ecco il programma della giornata

Il Lazio, insieme all’Umbria e alla Toscana, è la culla linguistica della nostra penisola, perché sono lì affiorate le prime testimonianze dei volgari italiani. Gli stessi Placiti cassinesi (960-963), elaborati in area campana (Aquino, Capua, Sessa Aurunca, Teano), sono posseduti da quell’abbazia di Montecassino di cui i quattro documenti, espressione di una cultura benedettina che quasi rappresentò, come ha detto qualcuno, la “Silicon Valley” del Medio Evo, ricordano l’antica azione rifondatrice.

Il 17 dicembre il Comune di Cassino e il Centro Documentazione e Studi Cassinati hanno organizzato un duplice importante evento per la città di Cassino.

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Alle ore 10.45 si provvederà all’Atto di affidamento alla Città di Cassino, da parte del Centro Documentazione e Studi Cassinati, e contemporanea inaugurazione di una stele in perlato Royal intesa a ricordare le origini della lingua italiana con la rievocazione della formula del giuramento contenuto nel Placito cassinese del 960 (Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parti sancti benedicti) e poi di una epigrafe che riporta il famoso verso 37 del canto XX del Paradiso: «Quel monte a cui Cassino è nella costa». Le trentuno lettere sono in perlato Royal, ognuna ha un’altezza di cm. 30 e uno spessore di cm. 10 e il verso intende celebrare Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario della scomparsa del sommo poeta.

Quindi alle ore 11 si terrà presso il Palagio Badiale di Cassino un importante convegno incentrato sui quattro placiti, i più antichi documenti in volgare della nostra penisola, e sulla cultura benedettina che ne ha accompagnato l’elaborazione e li ha visti nascere. L’evento, originato da una proposta di Massimo Arcangeli e delle associazioni La Parola che non muore e La Voce della scuola, è accompagnato dalla presentazione di una mostra su Dante realizzata da alcune scuole di Cassino. Interverranno alla manifestazione il sindaco del Comune di Cassino, Enzo Salera, l’assessore alla cultura Danilo Grossi, il presidente della Commissione cultura Fabio Vizzacchero, l’abate di Montecassino, dom Donato Ogliari, il rettore dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, Marco Dell’Isola, e il presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, Gaetano De Angelis-Curtis. Saranno ospiti del convegno Francesco Sabatini, accademico emerito e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Domenico Proietti, dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”, e Roberto Gamberini, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale con il coordinamento di Massimo Arcangeli dell’Università degli Studi di Cagliari.





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