Odori nauseabondi, ci risiamo. Fontana suona la sveglia a Salera

Odori nauseabondi, ci risiamo. Fontana suona la sveglia a Salera
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 09-12-2021 00:00

CRONACA - Notte da incubo in via Cerro, a Cassino. Il consigliere comunale di minoranza: "Ci aspettavamo una chiara presa di posizione da parte del Sindaco"

Ancora sversamenti dalla pompa di sollevamento IS3 nella zona industriale. Una notte da incubo quella vissuta dai residenti di via Cerro, a Cassino. Gli ambientalisti con Benedetto Vizzaccaro insorgono: "Soldi pubblici per la realizzazione di una rete fognaria per raccolta reflui industriali fatta male dall'inizio in estate emana puzza nauseabonda in inverno va in avaria (non presidiata) e scarica direttamente nella campagna circostante questi reflui tramite il rio fontanelle porta tutto nel fiume rapido. Abbiamo sempre sostenuto che l'impianto deve essere rivisto e non manutenuto perché obsoleto con la speranza che il commissario venga sul posto con una squadra di ingegneri e non ragionieri per vedere lo stato dei fatti".

Gli fa eco Andrea Vizzaccaro: "Nei giorni scorsi, il Sindaco ha ricevuto rassicurazioni dall'amministratore giudiziario del Depuratore Industriale, in merito ad una prima ricognizione sugli interventi da porre in essere per una definitiva risoluzione della problematica".

A chiamare in causa il primo cittadino Enzo Salera è anche il consigliere comunale di minoranza, Salvatore Fontana, che argomenta: "Continuiamo a raccogliere le lamentele ed il disappunto dei residenti nella zona Industriale dove sorge l'impianto di depurazione del Cosilam ormai sotto sequestro da mesi. Un dato di fatto il malfunzionamento del depuratore, una costante fissa il disagio dei residenti che si sentono abbandonati, isolati e presi in giro da anni di promesse mai mantenute.

In tanti hanno risposto le speranze nelle indagini che i Carabinieri Forestali e la Procura di Cassino stanno portando avanti con solerzia e tenacia. La procura della repubblica si sta facendo portavoce di quel dramma che in pochi hanno compreso: l'ormai irrevocabile compromissione dell'ecosistena, dei terreni e delle falde acquifere. Nella zona industriale tutto è avvelenato. E per questo tutti ci aspettavamo una chiara presa di posizione da parte del Sindaco, dell'assessore all'ambiente per un fatto che riguarda la Salute pubblica. Come consigliere di minoranza ho chiesto un consiglio comunale ad hoc, insieme agli altri colleghi di opposizione, con la presenza dei vertici Cosilam e l’Arpa di Frosinone, per affrontare, una volta per tutte, una problematica che tocca la Salute di tanti cittadini".

IL RECENTE INCONTRO

Intanto proprio nei giorni scorsi il sindaco aveva incontrato i rappresentanti dei comitati per discutere del caso. Presenti Dario Leva e Giovanni Carrino, rispettivamente presidente e portavoce di “Allerta Cerro”, Giovanni La Marra, presidente di “Comitato Solfegna”, e, per lo stesso comitato, Benedetto Vizzaccaro e Pierluigi Di Raddo. Presenti anche i consiglieri comunali Riccardo Consales, delegato per le questioni ambientali, Rosario Iemma, Fausto Salera.

Il Sindaco si è impegnato anche a sentire nei prossimi giorni il comitato “Ponte La Pietra” non presente ieri sera. Non invece coordinatori dei comitati che gli stessi interessati hanno detto non essere stato nominato alcuno per tale ruolo.

"L’incontro - si sottolinea in una nota diramata dal Municipio - è servito anzitutto a chiarire sino in fondo le ragioni per le quali non si tenne l’incontro con i comitati e con un gruppo di cittadini portati a manifestare sotto al Comune durante la riunione di un consiglio comunale particolarmente importante. Gli intenti strumentali di qualche consigliere di opposizione e di chi era intenzionato solo a far baldoria, cui si ritenne di non dover dare spazio, fecero saltare l’incontro. Il sindaco però ha precisato che nel frattempo sulla questione non è calata da parte della sua amministrazione alcuna disattenzione. Tutt’altro".





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