"Alla politica non competono decisioni su tavoli di sicurezza"

"Alla politica non competono decisioni su tavoli di sicurezza"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 30-11-2021 00:00

LA POLEMICA - Violenza in centro e opposizione all'attacco. L'assessore alla Municipale del Comune di Cassino rispedisce al mittente le critiche: "Basta strumentalizzazioni. Prendere lezioni da chi la politica la utilizza, la veste e la snatura a seconda delle circostanze, mi sembra davvero troppo"

di Barbara Alifuoco*

Vorrei rassicurare chiunque pensi o sia indotto a pensare che questa amministrazione, ed in particolare il sindaco Salera, non si occupi del tema sicurezza o, peggio, non abbia tra i suoi obiettivi quello di migliorare la qualità della vita di chi vive sul nostro territorio. Questa è la prima cosa su cui desidero fare chiarezza. Dopodiché, però, vorrei approfittare per chiarire alcuni punti.


L autorità competente che può prendere iniziative straordinarie in tema di sicurezza pubblica è il prefetto, dopo aver consultato le forze dell’ ordine che, come sappiamo, sono gli organi operativi e che sono le uniche che hanno le informazioni e i dati precisi e dettagliati per decidere se c è una questione emergenziale tale da ti invocare misure straordinarie.


Intendiamoci, questo non sta a significare che sottovalutiamo gli episodi di microcriminalità o ignoriamo casi come quello accaduto sabato, ma all’organo politico locale non competono decisioni su tavoli di sicurezza o altro, per cui mi sento di rivolgere un invito sincero a chiunque voglia strumentalizzare questi fatti a smetterla di invocare un intervento del sindaco o, peggio, della sottoscritta per evitare o risolvere una lite familiare con accoltellamento o una rapina in villa. Abbiamo un tale rispetto per i ruoli e per il valore della competenza che lasciamo a chi di dovere il compito di capire se ciò che è accaduto è sintomo di una città fuori controllo oppure si tratta di episodi che hanno un’altra matrice o un altro significato.


Credo fermamente che argomentare su temi delicati che incidono profondamente sulla suggestione che si può provocare nella gente sia grave, dirò di più: credo che sia uno dei mali che in modo indisturbato e sistematico avveleni la vita delle persone, soprattutto di quelle che cercano di informarsi e che hanno qualche difficoltà a capire dove sia, non dico la verità, ma almeno il senso dell’equilibrio.

Sopratrutto quando certe voci si levano da chi, nell’effettuare “scelte politiche” , forse non ascolta il nobile desiderio di fare il bene del proprio territorio e di mantenere una linea politica credibile, ma tutt’altre sirene e moventi.
Io, invece, credo nella linea politica, fortemente. Credo che si possa senz’altro cambiare idea su un tema, ma quello che non può mutare è il principio e la linea con la quale si decide di affrontare un problema, o una questione da risolvere.


Il modo in cui si decide di intervenire sui problemi del nostro tempo è politica, le scelte che fa un’amministrazione incidono fortemente sulla vita delle persone e sono la rappresentazione di un tipo di politica anziché di un’altra, e, francamente, prendere lezioni da chi, la politica, la utilizza, la veste e la snatura a seconda delle circostanze, mi sembra davvero troppo.

*Assessore alla Polizia Locale del Comune di Cassino





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