Pnrr, ecco come verrà potenziata la Sanità nel Cassinate

Pnrr, ecco come verrà potenziata la Sanità nel Cassinate
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-11-2021 00:00

LA RIUNIONE - L’investimento complessivo per il distretto D è di 11.346.600 euro. Novità per Pontecorvo, Aquino, San Giorgio a Liri e Cassino. Ecco i dettagli

La dottoressa Pierpaola D’Alessandro, direttrice generale dell’Asl di Frosinone, questa mattina ha illustrato ai sindaci del nostro territorio, nella sala Restagno, le innovazioni che saranno introdotte nel distretto sanitario “D” in virtù dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Sono previste una casa di Comunità Hub & Odc a Pontecorvo, due Case di comunità Spoke, una ad Aquino, l’altra a San Giorgio a Liri, e per Cassino, che è la sede della centrale operativa territoriale, una casa delle comunità Hub e un ospedale di comunità, presso la vecchia struttura dell’ospedale Gemma De Posis che, nei propositi della Asl dovrà essere sottoposta ad una adeguata ristrutturazione. L’investimento complessivo per il nostro distretto è di 11.346.600 euro.

Una bella sorpresa, quest’ultima, che il sindaco Enzo Salera ha accolto con comprensibile soddisfazione. “Siamo entrati in un processo nuovo del Servizio Sanitario – ha poi aggiunto il primo cittadino -. Una concezione non più ospedalecentrica che dovrà servire a decongestionare il Pronto Soccorso, dove giungono anche pazienti che per la maggior parte potrebbero essere assistiti in strutture del territorio. A tal proposito anche la volontà della direzione della Asl di investire sul nostro “Gemma De Posis” va in tale direzione”.

In precedenza la D’Alessandro aveva sostenuto come si parli sempre solo di ospedale mentre c’è oggi bisogno di una vera e propria “rivoluzione” nella organizzazione, che punti a cambiare radicalmente la qualità del servizio sanitario sul territorio. Ha inoltre ricordato che, per quanto riguarda il distretto “D”, è stato fatto molto per assicurare il potenziamento dei servizi. “Su Cassino abbiamo fortemente puntato - ha sostenuto-. Il distretto dalla proposta ne esce potenziato. Va comunque generato un cambio culturale, basato sul concetto del “fare rete”: dalle Case di Comunità, all’Ospedale di Comunità (che deve assicurare le cure intermedie) e all’Ospedale per Acuti, qual è il S. Scolastica”.

Un altro aspetto sul quale si è posto l’accento nella illustrazione del progetto ha riguardato l’innovazione delle figure professionali, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica. Secondo la filosofia espressa, il nuovo distretto cambia totalmente.

“Il paziente è posto al centro del sistema” ha ricordato la Dg Asl richiamando, peraltro, la massima di un suo vecchio professore: “Si nasce e si cresce per invecchiare ma bisogna invecchiare bene”. Da qui una attenzione particolare a quello che la D’Alessandro ha chiamato “invecchiamento attivo”. Ciò presuppone la creazione di strutture che favoriscano l’attività motoria e sociale.

L’atto aziendale è stato approvato all’unanimità così come la D’Alessandro aveva auspicato.





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