Cassino Calcio, l'addio di Grossi provoca un terremoto

Cassino Calcio, l'addio di Grossi provoca un terremoto
di autore Giovanni Trupiano - Pubblicato: 26-10-2021 00:00 - Tempo di lettura 1 minuti

SPORT - Dopo 4 sconfitte consecutive, il mister lascia. Il presidente Rossi domenica lo aveva comunque "blindato": cosa è successo in 48 ore? La squadra azzurra è stata affidata momentaneamente a Silvio Di Prisco

 

L'allenatore del Cassino Calcio si è dimesso dopo 6 giornate di campionato: 2 vittorie e 4 sconfitte. Sandro Grossi, cassinate della frazione Caira, arcigno ma corretto, spigoloso ma educato, abbandona la nave Cassino in balia di una tempesta che non lascia intravedere nulla di buono all'orizzonte.

L'uomo della salvezza nella passata stagione, fatta di sudore e tamponi, ha fatto il suo tempo alla corte del presidente Nicandro Rossi. Il presidente, un filantropo innamorato del calcio che già dal dopo partita contro l'Ostiamare moriva dalla voglia di defenestrarlo. Domenica sera invece, un dietrofront quasi repentino: durante l'intervista post partita Rossi aveva blindato il mister dicendo "non cambio l'allenatore i soldi mi servono per prendere i giocatori". (LEGGI QUI: Rossi blinda Grossi: “L’allenatore non si tocca”)

Cosa è successo in meno 48 ore? Difficile dirlo ma, l'umore del mister non era di certo dei migliori e quella frase "in 30 anni di carriera non mi era mai capitato di vedere una cosa del genere" con chiaro riferimento alle 4 sconfitte e all'inconsistenza della sua Cassino, ha pesato come un macigno.

La società Cassino Calcio si è affidata ad un comunicato del bravo Enzo Parmisano, il nostro collega addetto stampa, ha registrato i salamelecchi reciproci che in casi come questi si sprecano da ambo le parti. Una cosa è certa, la sofferenza di mister Grossi di dover lasciare la squadra della sua città di cui è sempre stato il primo tifoso, e quella del presidente Nicandro Rossi che sta dando l'anima per risollevare la squadra di una città sempre più disamorata del calcio. La squadra azzurra è stata affidata momentaneamente a Silvio Di Prisco.

Giovanni Trupiano





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