A San Giovanni contro tutti i fascismi

A San Giovanni contro tutti i fascismi
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-10-2021 00:00

LA MANIFESTAZIONE- Grande partecipazione a Roma dopo l'assalto alla sede della Cgil. Sul palco anche Don Ciotti. Dalla Ciociaria una massiccia adesione, la Fiom in prima linea. Landini: "Il lavoro e la cultura devono essere le nostre priorità". In piazza anche il sindaco di Cassino, Enzo Salera. La manifestazione si chiude con Bella Ciao [LE FOTO]

Palloncini tricolori, bandiere, striscioni: la risposta all’assalto della sede di Corso Italia, sabato scorso, da parte dei movimenti legati all’estrema destra. La folla saluta l’arrivo del segretario scandendo il suo nome e cantando l’immancabile “Bella ciao”. Landini non si sottrae ad abbracci, saluti e strette di mano. Indossa giacca scura e cravatta rossa, il colore del sindacato. ”È la prima volta che metto una cravatta per un comizio. L’ho scelta io”, racconta sorridendo dal retro palco.

Una piazza San Giovanni gremita, come non si vedeva da tempo: 200mila persone, secondo gli organizzatori, hanno preso parte alla manifestazione “Mai più fascismi” indetta dai sindacati a Roma dopo l'assalto alla sede della Cgil sabato scorso.

“Questa bellissima piazza parla a tutto il paese”, afferma il segretario della Cgil Maurizio Landini, quando prende la parola. Questa “non è solo una risposta allo squadrismo fascista, è qualcosa di più: questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare il Paese, che vuole chiudere la storia della violenza politica. Essere antifascisti si è per garantire la democrazia di tutti e i principi fondamentali della nostra Costituzione”. E ancora: “Questa piazza chiede atti concreti, dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta, lo Stato dimostri la sua forza democratica nell’applicare le leggi e i principi della Costituzione”. 

Il leader dell Cgil spiega che è arrivato il momento di investire seriamente sul Governo e sulla Cultura. Quindi rivela un aneddoto: "Sabato scorso i manifestanti hanno fatto molti danni , anche alle opere d'arte, ma sono convinto che non sapevano nemmeno cosa stavano guardando. Il quadro all'ingresso di Guttuso non sapevano cos'era, era troppo complicato per loro. Ma questo vuol dire che il fascismo si sconfigge con la conoscenza e la cultura". Ma ha soprattutto ricordato come lavoro e giovani siano i due temi portanti sui quali deve ricostruirsi un'Italia che in Europa sappia portare i propri valori e la portata della nostra Costituzione.

Sul palco con lui c'è anche Don Ciotti: "Il fascismo emerge quando la democrazia è debole". Tanti i leader dei partiti di Centrosinistra presenti in piazza, e con loro anche molti sindaci: in fascia tricolore c'è anche il sindaco di Cassino, Enzo Salera. E quando Landini termina il suo discorso, tutta la piazza intona Bella Ciao: 200.000 persone seocondo i sindacati, 70.000 secondo la Questura. In ogni caso, tantissimi. Come scrive Francesco Merlo su la Repubblica, quella piazza è "il negozio di antiquariato della sinistra d'antan".

Massiccia anche la presenza delle delegazioni sindacali da tutta Italia. Dalla Ciociaria sono molti stati molti i pullman organizzati. La Fiom in prima linea con il segretario provinciale Donato Gatti e molti attivisti dei metalmeccanici della Cgil: "Abbiamo la forza e la ragione Mai più fascismi".

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