UNICAS - Il caso è stato portato alla luce dal Fatto Quotidiano: "È stato promosso da ricercatore a tempo indeterminato a docente ma era l'unico partecipante al concorso". Il rettore: "Procedura prevista dalla legge Gelmini". Tfa di sostegno, l'avvocato Sparagna si appella al Ministero prima di procedere con il ricorso al Tar del Lazio. Tutti i dettagli
Piero De Luca, il figlio del Presidente della Regione Campania Vincenzo, è diventato professore universitario di diritto dell’Unione Europea all’Università di Cassino. De Luca Junior - secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano - sarebbe passato dall’essere un ricercatore a tempo indeterminato a docente, standosene, tra l’altro, in aspettativa parlamentare.
Il giornale diretto da Marco Travaglio riferisce inoltre che De Luca abbia vinto una selezione a chiamata rivolta solo ai ricercatori già interni all’Università. Nello specifico, il concorso interno sarebbe stato bandito nell’estate del 2020, il 31 luglio, con scadenza fissata al 31 agosto. Sempre secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, il figlio di De Luca sarebbe stato dichiarato idoneo senza che il suo curriculum e le sue pubblicazioni venissero comparate con quelle degli altri candidati, semplicemente perchè questi non c’erano.
La notizia in poche ore diventa virale all'interno dell'Unicas e sulle varie chat inizia a rimbalzare l'articolo pubblicato oggi dal Fatto. Cosa c'è di vero? Perchè nasce questa polemica? Il rettore Giovanni Betta, con il suo proverbiale ottimismo e il pragmatismo che lo contraddistingue non ha problemi a fare chiarezza sulla vicenda e a spiegare come stanno le cose.
Nessuno scandalo, intanto. Una tempesta in un bicchier d'acqua. Una polemica giornalistica che non scalfisce in alcun modo l'immagine dell'ateneo. Il rettore Betta infatti spiega: "Chi ha scritto l'articolo probabilmente non conosce bene la materia. Mi spiego: esiste un piano straordinario che finanzia i passaggi da ricercatore ad associato per quel che riguarda i ricercatori che abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale".
Argomenta il Magnifico: "Il piano ha finanziato, per quel che riguarda l'Università di Cassino, 22 passaggi dei 33 ricercatori abilitati. I concorsi sono per definizione aperti solo al ricercatore che deve essere promosso: così sancisce l'articolo 24 della legge Gelmini. Nel dipartimento di Economia e Giurisprudenza c’erano 6 ricercatori e 5 sono stati promossi, tra cui De Luca che, per inciso, non è ancora associato perchè il piano straordinario prevede prese di servizio il 1° gennaio 2022".
TFA: PRIMA IL MINISTERO, POIL TAR
Il rettore Giovanni Betta in questi giorni è inoltre impegnato a far fronte alla questione legata al Tfa e alla prova che si è svolta la scorsa settimana alla Fiera di Roma. Il legale Sparagna che porta avanti le istanze dei partecipanti al concorso del Tfa di sostegno rimarca come la prova abbia riscontrato diverse criticità, a partire dall'organizzazione.
In molti inoltre lamentano il fatto che nel corso della prova non sono stati fatti depositare i cellulari, così come previsto e quindi in molti hanno avuto la possibilità di consultare i dispositivi e di "aiutarsi" grazie anche al fatto che la linea internet non era stata inibita.
L'avvocato ha chiesto al rettore di annullare la prova in autotutela e di dare il via libera a tutti. Betta ha spiegato di essere impossibilitato di proseguire in tal senso, pertanto l'avvocato Sparagna ha notificato ieri un'istanza di annullamento in autotutela inviando la richiesta direttamente al Ministero dell'Istruzione ma anche al Direttore Generale dell'Unicas e al Rup del concorso. La risposta è attesa entro 48 ore, altrimenti venerdì scatterà il ricorso al Tar chiedendo anche prove suppletive e quindi una ricalendarizzazione dei test.
Il legale è speranzoso che possa essere accolta l'istanza di annullamento in autotutela che proteggerà la Pubblica Amministrazione anche da danni erariali in caso di accoglimento del ricorso da parte dei giudici. Le ultime settimane del mandato di Betta sono insomma tutt'altro che serene: dal 1° novembre a raccogliere la sua eredità sarà Marco Dell'Isola, eletto a giugno scorso.
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