Una esposizione storica: il codice 512 della Divina Commedia a Montecassino

Una esposizione storica: il codice 512 della Divina Commedia a Montecassino
di autore Redazione - Pubblicato: 24-08-2021 00:00

IL FATTO - Per la prima volta in anteprima mondiale sarà eccezionalmente mostrato negli spazi del Museo Abbaziale il codice 512 risalente al XIV sec., con al margine le note di Pietro Alighieri, figlio di Dante. L'appuntamento è per sabato 11 settembre. Il giorno successivo il sindaco Salera a Ravenna per il VII centenario della morte del sommo peta

Una esposizione destinata a restare nella storia quella che sarà inaugurata sabato 11 settembre a Montecassino. 

Per la prima volta in anteprima mondiale sarà eccezionalmente esposto negli spazi del Museo Abbaziale il codice 512 della Divina Commedia risalente al XIV sec., con al margine le note di Pietro Alighieri, figlio di Dante.

Un evento unico in cui saranno rese accessibili anche altre antiche e pregiate edizioni delle opere del Sommo Poeta, tra cui il codice 257 contenente La Visione di Alberico da Settefrati, prezioso testimone da molti ritenuto fonte di ispirazione per il poeta toscano nella stesura della sua Commedia

La mostra, organizzata in occasione del VII Centenario della morte di Dante Alighieri e curata dalla Comunità monastica di Montecassino, sarà inaugurata dall’archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa S. Em. Rev.ma Card. José Tolentino de Mendonça. 

Le opere manoscritte e a stampa, che durante tutto l’anno sono attentamente custodite nell’Archivio e nella Biblioteca di Montecassino, andranno dunque per oltre tre mesi ad impreziosire le già ricche teche del Museo abbaziale pronto ad accogliere fino al 31 dicembre numerosi visitatori, tra cui studiosi, studenti e appassionati cultori della tradizione letteraria italiana, che vedranno da vicino dei capolavori unici. 

Una risposta importante è arrivata anche dal territorio. Molti i rappresentanti del mondo imprenditoriale che si sono mostrati disponibili a fornire il loro supporto e la loro collaborazione per costruire insieme una mostra che ha tutte le caratteristiche per essere una delle più importanti esposizioni su Dante di questo 2021.

SALERA A RAVENNA

Invitato dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, insieme ai colleghi delle città italiane che custodiscono la memoria di Dante, Enzo Salera sarà nella città romagnola il 12 settembre prossimo con il gonfalone cittadino. In tale giorno si celebra il VII centenario della morte del sommo poeta.

“In questa cerimonia, ancorata ad una storia importante - si legge in un passo della lettera d’invito - è racchiusa l’intera vicenda del Poeta e dunque delle terre che sono state attraversate in vita e cantate nel poema sacro”.

Officiante della “Messa di Dante”, che si concluderà con la benedizione dell’olio per la lampada votiva alla Tomba di Dante da parte del Comune di Firenze, sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Lo stesso teologo, biblista e assai raffinato lettore dantesco sarà protagonista della Lectio.

“Desideriamo dunque condividere questa giornata, suggello del centenario del 2021, — scrive ancora il sindaco ravennate — insieme a tutte le città dantesche a cui chiediamo di essere presenti con il sindaco e il gonfalone per dare alla celebrazione la dimensione dell’abbraccio civile e morale delle città e dei territori italiani, che possa essere un appello a sollevare lo sguardo verso gli ideali a cui tendere, postura preziosa in questi tempi difficili del nostro vivere insieme”.

L'invito nasce anche dalla considerazione che i comuni italiani, con le loro genti, i loro paesaggi, le loro piazze e fortezze, sono protagonisti della scrittura dantesca, così come la presenza del poeta campeggia in sculture ed iscrizioni in città e paesi italiani. Per questo 1’Annuale della morte di Dante rappresenta un appuntamento che, riguardando tanti territori, chiede una celebrazione corale, congiunta, condivisa.

Il territorio cassinate è citato da Dante nel Canto XXII del Paradiso: “Quel monte a cui Cassino è nella costa/fu frequentato già in sulla cima/dalla gente ingannata e mal disposta/...”. Il sommo poeta ascolta San Benedetto che racconta del monte presso Cassino, frequentato nell'antichità da genti pagane e grazie a lui apertosi alla dottrina di Cristo, seppellendo il paganesimo.

Un invito, quello del collega di Ravenna, accolto con piacere da Salera, orgoglioso per la considerazione riservata alla nostra città e contento di essere il 12 settembre a Ravenna insieme ad altri sindaci per un appuntamento di così rilevante importanza.





Articoli Correlati