Effetto green pass, aumenta la richiesta di vaccinazioni

Effetto green pass, aumenta la richiesta di vaccinazioni

RUBRICHE - Dal 6 agosto certificato verde obbligatorio per molte attività. Ecco cosa si può fare. L'obiettivo: "Immunizzare l'80% della popolazione entro settembre". L'approfondimento di Angelo Franchitto

Oggi sappiamo che per muoverci abbiamo bisogno del Green Pass. Ne parla il presidente del Consiglio Mario Draghi. Dunque, iniziamo a conoscere il nostro futuro, prendiamo sempre più consapevolezza che il vaccino diventa un sinonimo di libertà.

Infatti, il primo effetto del messaggio di Draghi è stato che i call center sono intasati e i siti regionali per le prenotazioni al vaccino risultano in tilt. E ancora, le agende vengono allungate. Addirittura ritornano gli open night&day. Insomma, l’effetto Draghi si trasforma in un boom di persone che chiedono di fare il vaccino. Una notizia fantastica.

Finalmente è stato trovato un modo per agganciare tanti indecisi e insicuri. Allo stesso tempo, anche i grandi hub sono pronti a essere dismessi con la possibilità di  portare avanti la campagna vaccinale in modo nuovo.  Il vaccino dev’essere sempre più alla portata di tutti i cittadini. Dunque l’effetto Green Pass c’è e si vede. Ma cerchiamo di capire meglio cosa possiamo fare con questo documento verde all’indomani del decreto che dal 6 Agosto vincola gli italiani a presentare il Pass per fare attività che prima del 2020 erano date per scontate. Per esempio allenarsi in palestra, o fare una lezione di nuoto in piscina, sono oggi attività a rischio contagio.

Proprio per questo, è importante che chi ama fare sport e attività fisica in ambienti chiusi o in spazi condivisi sia in possesso di un Green Pass. Ugualmente, anche andare a vedere un film al cinema, i pranzi al tavolo nelle sale interne dei ristoranti hanno necessità del possesso del Certificato verde da parte dei clienti. Insomma, questo cambiamento epocale della nostra vita è stato percepito dalle persone e ha riacceso la corsa al Vaccino. Se nel nostro Paese si stava verificando una flessione delle nuove prenotazioni, dall’annuncio del Presidente del Consiglio e l’invito a seguire questo nuovo modello per il controllo della salute pubblica, si registra un aumento di mezzo milione di italiani che si collegano ai portali regionali per prenotare la prima dose e per informarsi su come scaricare il Pass.

Al momento sono già oltre 40 milioni gli italiani che hanno scaricato il Green Pass. Proprio l’effetto desiderato che il presidente del Consiglio Mario Draghi e con lui buona parte del governo speravano di avere davanti al balzo in avanti dei contagi che sta investendo l’Italia. Questa è, purtroppo, la conseguenza del dilagare della variante Delta che vede raddoppiare l’incidenza dei casi e che, contestualmente fa salire l’Rt nazionale. D’altra parte, un aumento dei contagi dovuto alla nuova variante, sempre più prevalente, è quanto già accade in Francia.

Prima di noi, proprio i transalpini hanno esteso il pass alle attività sociali, sportive e culturali. Intanto da noi il commissario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo annuncia che abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni del 15% fino a un +200% a seconda delle regioni. I numeri li raccontano i territori, perché sono i comuni e le province, che sono realtà più piccole a fare la differenza. In realtà c’è bisogno di parlare al cuore di tutti i cittadini. Il messaggio da dare è che il vaccino è un segno di libertà. Infatti non è possibile pensare di tutelare solo le persone più anziane e i fragili.

Il virus si muove con le nostre gambe, soprattutto aggredisce anche adulti e giovani se ne ha la possibilità. Dunque, il Green Pass è un mezzo per muoverci in sicurezza, cercando di evitare trasmissioni del virus che possono tradursi in nuove varianti più aggressive e resistenti. Così, nel mese di agosto, sono in arrivo nuove 15 milioni di vaccini targati per lo più Pfizer, e sempre distribuiti in base alla popolazione. La nuova campagna vaccinale, in questo periodo di ferie e vacanza estive, vede solo due vaccini previsti per le prime dosi. Parliamo di Pfizer e Moderna, due vaccini a mRNA che dovranno sostenere il futuro delle vaccinazioni, dopo che sono stati accantonati i vaccini AstraZeneca e Jhonson&Jhonson. Ma, a quanto sembra, i due vaccini superstiti sono stati acquistati in dosi sufficienti per consentire alla campagna vaccinale di proseguire senza abbassare il numero di iniezioni giornaliere che restano sempre sopra le 500 mila dosi quotidiane. Intanto, i governatori delle varie regioni, chiedono scorte in più dove maggiore è il boom di adesioni.

Si tratta di una richiesta che arriva, dati alla mano, dall’incremento di richieste che è costante nei giorni successivi all’annuncio del Green Pass da parte di Draghi. Soprattutto è ancora più significativo l’aumento delle richieste da parte dei giovanissimi. Per il momento solo Pfizer è autorizzato a vaccinare gli individui sotto i 18 anni di età. Ma, in realtà, anche Moderna sta per essere autorizzato. Ma il fatto che così tanti giovani siano interessati a essere immunizzati ci fa ben sperare. Infatti, Figliuolo sta spingendo affinché a Settembre si arrivi ad avere l’80% degli italiani vaccinati. Inoltre soprattutto bisogna immunizzare le persone che sono a scuola. Dagli insegnanti al personale scolastico, fino anche agli studenti. Solo così possiamo sperare in un autunno più tranquillo e in una scuola che sia in presenza, nelle aule e non a distanza.





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