"Amministrare Cassino non significa pensare solo ai marciapiedi"

"Amministrare Cassino non significa pensare solo ai marciapiedi"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 19-07-2021 00:00

IL FATTO - La città martire è la prima in Provincia e tra le prime nel Lazio ad aver firmato la Carta Etica per dire No ad ogni forma di discriminazione sessuale. Salera e Grossi: "Nulla a che vedere con il ddl Zan"

Così come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore alla Cultura, Danilo Grossi, questa mattina, nella sala Restagno, al termine della conferenza stampa convocata allo scopo di illustrarne il significato, il valore e le ragioni, il sindaco Enzo Salera e il linguista Massimo Arcangeli hanno sottoscritto la Carta Etica. Un documento di alto valore civico ed educativo lanciato nel 2017 per dire NO ad ogni forma di discriminazione sessuale.

Con relativa delibera n.172, dell’8 luglio, la giunta comunale aveva approvato la proposta del servizio Pubblica istruzione, Cultura, Sport e Turismo avente ad oggetto appunto: “ Carta Etica contro le discriminazioni sessuali- Provvedimenti”. La relazione istruttoria a firma della dott.ssa Simona Valente, in premessa del testo della Carta, che si articola in cinque punti, richiama anzituttp l’art. 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, in particolare due indicazioni relative alla non discriminazione di genere.

La prima: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, ricchezza, di nascita o di altra condizione”.

La seconda: “Tutti sono eguali di fronte alla legge ed hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione”.

La Carta Etica, sottoscritta da molti altri sindaci, tra cui il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, richiama quindi valori importanti, irrinunciabili e vuole rappresentare uno strumento operativo contro la discriminazione legata all’identità sessuale e contro un fenomeno divenuto una emergenza nazionale.

“Non è difficile immaginare che ci sia chi - ha detto l’assessore Grossi – farà difficoltà a cogliere il valore dell’iniziativa e ci dirà di pensare ai marciapiedi , ai quali naturalmente pensiamo. Ma non dimentichiamo però che la nostra città deve farsi portatrice di valori importanti. Da qui l’iniziativa di oggi”.

Il linguista Massimo Arcangeli, fondatore del movimento Omofobi del mio Stivale, ha parlato della necessità di una sensibilizzazione rispetto alla problematica, che sarebbe grave sottovalutare. Ha auspicato che Cassino, prima città della provincia ad adottare la Carta, si proponga anche con eventi sensibilizzatori contro ogni forma di discriminazione.

Impegno raccolto dal sindaco Salera. “Lo si deve ha detto - sia per il ruolo che la storia e la cultura della nostra città ci dettano, sia per l’alto valore educativo che la lotta ad ogni forma di discriminazione richiede da parte di chi, come noi, è chiamato alla guida di una comunità”.





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