Alfa Romeo, un semestre in retromarcia. Peggio di quando c'è stato il lockdown totale

Alfa Romeo, un semestre in retromarcia. Peggio di quando c'è stato il lockdown totale
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-07-2021 00:00

ECONOMIA - Il mercato europeo dell'auto cresce rispetto ai primi 6 mesi del 2020, caratterizzati dalle chiusure di stabilimenti e rivenditori. Bene anche Stellantis, ma all'interno del Gruppo spicca il dato negativo delle vetture prodotte a Cassino

Jean Philippe Imparato - Ceo di Alfa ROmeo

Alfa Romeo fa peggio del Covid. In un mercato dell'auto che mostra segni di ripresa rispetto al primo semestre del 2020 - caratterizzato dall'emergenza sanitaria e dal lockdown totale nei mesi di marzo, aprile e maggio - il marchio che ha il suo cuore pulsante ai piedi dell'Abbazia di Cassino, dove si producono Giulia e Stelvio, perder il 16% nel mese di giugno ed è in calo complessivamente del 3% nel Consuntivo 1° gennaio-30 giugno 2021.

Alfa Romeo è uno dei pochi marchi a mostrare il segno "meno" all'intreno di Stellantis: il Gruppo è complessivamente in crescita rispetto al 2020 (ma in calo se paragonati i dati di Fca e Psa con le immatricolazioni del 2019).

Tuttavia il Ceo, Imparato, mostra ottimismo e dice: "Con le nuove piattaforme si può fare tutto, vedremo in base al livello di potenza. Quello su cui non si discute sono le qualità di handling, che devono essere da vera Alfa. Partendo dai “mattoni tecnologici” che offre il gruppo Stellantis, stiamo lavorando sulla nostra interpretazione”.

E sulla gamma prodotti, il manager ha fatto anche qualche indicazione sulla gamma futura, che si allargherà verso il basso con modelli più accessibili e più vicini alla tradizione del marchio: Voglio avere una risposta per chi in passato mi ha fatto l’onore di comprare una Giulietta o una Mito.

Nel 2022, 23, 24 vedrete Alfa Romeo tornare con offerte di prodotto che ci permettano di rivolgerci al cliente che ama il marchio da sempre, ma forse non ha i soldi per comprare uno Stelvio o una Giulia. Io sono nato in Alfa Romeo perché mio padre aveva una Giulia 1300, e poi un’Alfetta, ma non era pieno di soldi. Alfa Romeo era “bellezza per tutti”. Allargheremo il campo in questa direzione: abbiamo un piano prodotto validato per i prossimi dieci anni, ma lo sveleremo un po’ per volta”.





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