RUBRICHE - Studi condotti da ricercatori americani suggeriscono che, secondo la scienza, avere un nome musicale ed elegante aiuta a sentirsi più sicuri e predispone le persone positivamente nei nostri confronti. Torna l’appuntamento con Centrifuga(M)ente Vanessa a cura di Vanessa Carnevale
Dicono che siamo quello che mangiamo, le compagnie che frequentiamo, i posti che visitiamo ed i vestiti che indossiamo. Dicono che un timido ed un insicuro si riconoscono già da un semplice “ciao” e che la prossemica, la gestualità ed il modo in cui viene indirizzato lo sguardo siano dei fattori chiave per farci intuire che tipo di persona abbiamo davanti.
Cos'altro poi? Il linguaggio, il sorriso e la scelta dei colori che si sposano con la nostra armocromia , sono ulteriori fattori che si inseriscono nell’identikit del misterioso sconosciuto che abbiamo di fronte. Siamo dei sistemi aperti che interagiscono con l’ambiente esterno e che, come delle spugne, in un primo momento assorbono quanto possibile ed un momento dopo sono pronte all’uso.
Tutto condivisibile e logico, non trovate anche voi? Eppure io sono dell’idea che siamo ancora di più e che quel di più scatta nel momento in cui, nel grembo materno, i nostri genitori iniziano a pensare al nome con il quale saremo battezzati.
Il nome, questo fantastico biglietto da visita, questo passaporto che ci accompagnerà per tutta la vita e con il quale saremo chiamati a relazionarci al prossimo, la dice lunga su di noi. Secondo Pavel Florenskij ogni nome è pieno di un’energia capace di condizionare fortemente chi lo porta, lo stesso Jung afferma che il nome è la nostra essenza e anche Daniel Taylor crede nella sua importanza, al punto tale da associarlo al destino: egli ritiene che, attraverso il nome, veniamo uniti a qualcuno del passato (storia, religione, famiglia ecc..) ed il carattere di quel qualcuno resta connesso al nostro.
Altri studi condotti da ricercatori americani suggeriscono che, secondo la scienza, avere un nome musicale ed elegante aiuta a sentirsi più sicuri e predispone le persone positivamente nei nostri confronti. Infine un gruppo di psicologi, per buffo gioco di assonanze, sono arrivati a notare come i Lawrence ( da“law”= legge) frequentemente finiscono per diventare avvocati e le Dennises (suono dentale) hanno generalmente un destino da dentiste.
Questi e molti altri sono i risultati di sondaggi e di ricerche interessantissime, che vi consiglio volentieri di leggere. Arrivati a questo punto, se ancora non fosse chiaro, vi tocca dirmi come vi chiamate ;)
