Stellantis, martedì il vertice: il territorio si mobilita

Stellantis, martedì il vertice: il territorio si mobilita
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-06-2021 00:00

ECONOMIA - Gabriele Picano: "Il Governo faccia la propria battaglia che finora è stata fatta solamente a parole". Scende in campo la Fiom: "L’annunciata diminuzione dei costi e il taglio dei servizi rischiano di tradursi in peggioramento delle condizioni di lavoro e perdita di occupazione per le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto"

In vista del vertice convocato dal ministro Giorgetti sull'automotive, il territorio di Cassino si mobilita. A scendere subito in campo nella giornata di ieri è stata la Fim-Cisl con il segretario Fernando Uliano (LEGGI QUI: Stellantis, vertice al Mise. A Cassino ancora cassa integrazione).

Oggi è la Fiom-Cgil ad accendere i riflettori sulla convocazione. Ma non solo, si mobilita anche il mondo politico. Il vice segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Gabriele Picano, argomenta: "La convocazione per il 15 giugno fissata dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti presso il Mise per avviare il confronto con i sindacati e con i vertici di Stellantis è sicuramente una notizia da tenere in considerazione.


Aldilà degli atti istituzionali che il governo sta ponendo in essere, devono essere date risposte certe e non mere rassicurazioni in merito alla linea che questo governo intende portare avanti sul comparto dell’Automotive. E’ nota a tutti che c’è stato un evidente rallentamento della produzione nel primo semestre del 2021 oltre al fatto che i siti italiani si trovano in difficoltà ricorrendo alla cassa integrazione. Stellantis deve immediatamente dichiarare se la realtà italiana sarà una realtà centrale della propria produzione. C’è la necessità di salvaguardare l’occupazione in particolare quella dello stabilimento di Piedimonte San Germano e di tutto l’indotto.


Ciò detto è necessario che il governo faccia la propria battaglia che finora è stata fatta solamente a parole, per far sì che nello stabilimento di Piedimonte San Germano vengano fatti nuovi investimenti che siano innovativi dal punto di vista tecnologico e lo facciano diventare al passo con gli altri stabilimenti a livello internazionale."

LA NOTA DELLA FIOM-CGIL

Il Coordinamento nazionale delle delegate e dei delegati della Fiom Cgil di tutti gli stabilimenti di Stellantis in Italia ha discusso della situazione produttiva, occupazionale e delle
condizioni di lavoro dei siti. L’insufficienza degli investimenti sui nuovi modelli, i ritardi nel lancio di quelli previsti e sull’elettrificazione, digitalizzazione e guida autonoma - dell’ormai quasi esaurito ultimo piano industriale di FCA- a cui si sono aggiunti la crisi di mercato e componenti stanno determinando un aumento generalizzato degli ammortizzatori sociali, che si era già esteso a tutti gli stabilimenti con la pandemia.


I salari delle lavoratrici e dei lavoratori stanno subendo un ulteriore forte impatto, visto che ci
sono metalmeccanici del gruppo in cassa da più di 10 anni. Inoltre, i lavoratori più fragili, con
ridotte capacità lavorative, stanno subendo una ulteriore decurtazione del reddito per gli effetti di una scelta aziendale di riduzione al minimo delle presenze. L’annunciata diminuzione dei costi e il taglio dei servizi (pulizia, mensa) rischiano di tradursi in peggioramento delle condizioni di lavoro e perdita di occupazione per le lavoratrici e i lavoratori delle attività di fornitura. Il coordinamento nazionale dei delegati della Fiom ha ritenuto una opportunità la fusione tra FCA e PSA in Stellantis per la realizzazione di un piano per il pieno utilizzo degli impianti, la piena occupazione, la ripresa di un normale confronto sindacale a partire dalle condizioni di lavoro.


La Fiom ritiene il prossimo incontro con l’azienda indispensabile per avviare con urgenza un
confronto effettivo:missione strategica per gli enti centrali sulle direttrici dell’innovazione digitale, propulsione ecologica, di servizi e guida autonoma; transizione stabilimenti di motori (in particolare Diesel) e meccaniche nella componentistica di nuova generazione; nascita di un centro di produzione di batterie; mantenimento delle produzioni mass market, investimenti su nuovi modelli (ibridi ed elettrici) per i marchi Fiat, Lancia, Alfa e Maserati.

Il confronto dovrà affrontare la fase di transizione tra la chiusura del piano industriale FCA e l’avvio di quello di Stellantis attraverso un accordo sul piano occupazionale che assicuri il reddito, il ricambio e la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori .

Il Coordinamento, viste le politiche industriali degli altri Paesi europei sull’auto ritiene non più
rinviabile il confronto con il Governo. Il coordinamento chiede trasparenza allo Stato italiano che ha incontrato a più riprese i vertici di Stellantis senza mai informare le lavoratrici e i lavoratori anche di fronte all’intesa sul prestito garantito.


Per questo il Coordinamento alla luce delle iniziative prese unitariamente nei singoli territori da mandato alla FIOM Nazionale di condividere con le altre organizzazioni sindacali presenti un
percorso di assemblee unitarie con i lavoratori dopo l’incontro previsto entro il 15 giugno con
Stellantis e di avanzare la richiesta di incontro al Governo per: raggiungere un accordo per un piano di investimenti pubblici e privati che innovi la mobilità; la tutela dell’occupazione e del reddito attraverso gli strumenti utili al mantenimento del rapporto di lavoro e alla integrazione del salario; la rigenerazione consentendo ai più maturi di agganciarsi alla pensione e garantendo l’ingresso di giovani (contratto espansione) la formazione retribuita (fondo nuove competenze).


Il coordinamento nazionale delle delegate e delegati Fiom da mandato al confronto al prossimo
incontro a Torino con Stellantis e con i rappresentanti del Governo. Il coordinamento nazionale sosterrà con iniziative unitarie la ricerca di un confronto, in assenza del quale promuoverà iniziative di mobilitazione nazionale per difendere e investire sulle metalmeccaniche e i metalmeccanici del settore dell’automotive.





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