Sindaco e assessori "difendono" la loro indennità di carica

Sindaco e assessori "difendono" la loro indennità di carica
di autore Redazione - Pubblicato: 25-05-2021 00:00

TERRITORIO - Il sindaco e la sua squadra abbandonano l'Aula, al momento di discutere la mozione dell'opposizione. E Modesto Della Rosa rincara: "I compensi degli amministratori vanno aumentati". Lavalle respinge le critiche e poi va al contrattacco chiedendo le dimissioni del presidente del Consiglio comunale. Ecco perchè

Antonello D’Abrosca, Luigi Di Cicco e Fabio Lucciola

Nel corso del consiglio comunale che si è tenuto ieri sera a San Giorgio a Liri, è stato portato come punto all'ordine del giorno una mozione presentata da tutta l'opposizione inerente la rinuncia all'indennità di carica da parte di Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale e della rinuncia al gettone di presenza da parte dei consiglieri.

Per quale motivo, avrebbero dovuto rinunciare? Per compiere "un gesto di grande responsabilità ed un segnale di vicinanza ai tanti cittadini che in questo difficile momento storico vivono difficoltà economiche preoccupanti" hanno spiegato i proponenti, i consiglieri dell'opposizione. (LEGGI QUI: Le indennità degli amministratori ai commercianti: ecco la proposta)

Ma la mozione non è andata in porto. Al momento della discussione, infatti, il sindaco e la sua squadra hanno abbandonato l'Aula, "decidendo - spiegano dall'opposizione - di non prendere in considerazione la mozione, nonostante in un precedente consiglio comunale lo stesso Sindaco si era detto favorevole alla rinuncia dell'indennità di carica".

Tutto finito? Ancora no! "A rendere ancor più paradossale la questione - riferiscono sempre dall'opposizione - sono state le dichiarazioni rilasciate da Modesto Della Rosa che invece di incitare i componenti della sua squadra a supportare la mozione presentata ha ipotizzato un aumento dell'indennità per Sindaco e Assessori. Questo per consentire una migliore produttività. Dinanzi a simili argomentazioni crediamo non ci sia altro da aggiungere. Siamo certi che i cittadini sapranno dare il giusto peso a fatti e parole".

LAVALLE AL CONTRATTACCO

Il sindaco Lavalle da parte sua spiega: "Per la richiesta inerente le indennità, aspettiamo che i consiglieri seguano la prassi e si rechino al protocollo". Poi Lavalle va al contrattacco e dice: "Ho chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio Comunale e dei consiglieri di minoranza. Il Consiglio Comunale è il luogo in cui si prendono decisioni serie, vitali per la crescita e lo sviluppo della nostra comunità. Non è un teatrino, non può essere in alcun modo strumento di ricatto o di rivalsa politica, men che meno può essere il luogo in cui si improvvisano competenze che non si hanno.

I cittadini di San Giorgio a Liri si aspettano risposte concrete e rispetto delle regole dai loro amministratori, non la parzialità, l’ostruzionismo e l’approssimazione dimostrata - ancora una volta - attraverso una mozione populista e - cosa imperdonabile - illegittima, che non ha né capo, né coda. Chiedere - cito le testuali parole - “l’approvazione di una delibera che manifesti l’intenzione di rinunciare all’indennità di funzione del Sindaco e degli Assessori, del presidente del Consiglio Comunale e del gettone di presenza dei consiglieri” in Consiglio Comunale, per destinarlo “a un fondo che contribuisca alla riduzione della tassazione delle attività commerciali” non è soltanto un banale colpo di teatro... è anche sbagliato e totalmente illegittimo!Ma andiamo con ordine: - i consiglieri comunali, ad oggi, non hanno percepito alcun gettone di presenza;- siamo al lavoro ogni giorno per sostenere ogni categoria di cittadini e lavoratori: commercianti, imprese, famiglie, categorie più deboli.

Lo facciamo senza proclami, senza uscite sensazionalistiche, con azioni concrete;- gli amministratori che intendono devolvere la propria indennità possono già farlo, come atto spontaneo e volontario;- la spesa annua per le indennità della giunta ammonta a circa 30.000 euro, non 50.000, come affermato con intento sensazionalistico. Si tratta di una cifra che - al netto di questa mozione populista - serve a ricompensare tante persone che quotidianamente offrono il loro tempo e le loro competenze per far crescere il nostro paese.Qualcuno dirà che non tutti lo fanno.

Qualcuno dirà che non tutti sono all’altezza del delicato compito che ci è stato affidato. Ecco, su questo mi trovo totalmente d’accordo. Ritengo anche io che San Giorgio a Liri abbia diritto ad avere amministratori presenti, dediti e preparati. È per questo che, per rispetto delle istituzioni e del ruolo del Consiglio Comunale, visto il reiterato cattivo esercizio delle loro funzioni, sono costretto a chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Comunale e della minoranza".





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