"Non ci aspettavamo che una citazione di fatti storici potesse suscitare tanto clamore"

"Non ci aspettavamo che una citazione di fatti storici potesse suscitare tanto clamore"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-05-2021 00:00

L'INTERVISTA - Dopo le polemiche in città per la Rocca Janula illuminata di blu, abbiamo parlato del caso con il direttivo di Terraferma, l'associazione promotrice del progetto. "La nostra iniziativa ha l’obiettivo di lanciare un messaggio di fratellanza e da questo punto di vista lo rifaremmo" [GUARDA IL VIDEO]

Quando questa mattina sui social è iniziata a circolare la foto della Rocca Janula illuminata di blu, in omaggio ai francesi che combatterono a Cassino nella Battaglia del 1944, si è alzato un polverone. A finire nel mirino è stata l'amministrazione comunale e il sindaco, Enzo Salera. Promotrice del progetto è stata però l'associazione Terraferma. Abbiamo cercato di capire con loro cosa è successo e il motivo di tanta indignazione. Ecco la nostra intervista al direttivo di Terraferma

La Rocca Janula s’illumina di blu e in città divampano le polemiche. Cosa è successo? Qual era l’intenzione del vostro progetto?

"La nostra associazione fa storytelling. Raccontiamo. Non avevamo alcuna intenzione di trovarci nel bel mezzo delle polemiche. Abbiamo costruito un piano editoriale partendo da alcune fonti scritte e un diario, che è linkato in ogni nostro contenuto: è la cronaca della giornata del 14 maggio che ha dato lo spunto per la scelta della nazione alleata a cui dedicare il colore. In quel contesto ha senso, estrapolarlo dal contesto può voler dire qualsiasi cosa e purtroppo ha assunto un altro significato".

Avete diramato un comunicato nel quale chiedete scusa a chi si è sentito offeso ma non sembrate del tutto pentiti dell’iniziativa. Insomma: lo rifareste?

"Per parlare di pace occorre essere disposti a fare la pace. La nostra iniziativa ha l’obiettivo di lanciare un messaggio di fratellanza e da questo punto di vista lo rifaremmo. Non possiamo e non vogliamo cancellare, tantomeno infangare, il ricordo di chi ha subito violenza da parte delle truppe francesi. Si tratta di un fatto storicamente incontrovertibile che merita tutta l’attenzione e che è ancora una ferita aperta. Le nostre decisioni editoriali non si sono rivelate all’altezza del nostro proposito, facendo passare un messaggio completamente diverso da quello che era il nostro intento e ce ne dispiace".

Vi aspettavate tutte queste reazioni? Cosa vi sentite di dire agli esponenti politici di maggioranza e di opposizione che stanno battagliando sul tema?

"No, non ci aspettavamo che una citazione di fatti storici potesse suscitare tanto clamore, ma ci rendiamo conto che è stato un errore nei confronti di chi è stato vittima di quelle violenze. Non ci sentiamo assolutamente di intervenire in merito alla disputa politica che ne è scaturita e ribadiamo l’apoliticità dell’associazione, ma sicuramente essere interpellate come autrici dei contenuti tanto discussi avrebbe forse permesso di chiarire il reale intento dell’iniziativa".

GUARDA IL VIDEO DELL'ASSOCIAZIONE

https://www.youtube.com/watch?v=ll23vo7-Nuk





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