Vaccinazioni e riaperture. Ma sarà veramente possibile tornare a una società come quella pre-Covid?

Vaccinazioni e riaperture. Ma sarà veramente possibile  tornare a una società come quella pre-Covid?

RUBRICHE - Questa pandemia ci sta portando a cambiare le nostre abitudini. L'approfondimento di Angelo Franchitto

Angelo Franchitto
Angelo Franchitto

Conoscere è il vero vaccino

Stiamo per vivere una fase nuova della nostra storia post pandemia. Durante questa estate l’Italia punterà a una vaccinazione di massa per prepararsi a un autunno dove saremo maggiormente protetti, il virus circolerà meno e sarà maggiormente gestibile. Soprattutto, ci aspettiamo che chiusure e limitazioni siano sempre meno necessarie.

Ad oggi, a seguito delle vaccinazioni fatte, Israele potrebbe essere effettivamente il primo Stato al mondo ad aver raggiunto una sorta di immunità di gregge. Mentre il Regno Unito è il primo grande Stato del vecchio continente ad aprire tutte le attività non essenziali. Dunque, l’essere riusciti a realizzare una campagna vaccinale di successo porta alla riapertura di attività che vanno dai ristoranti ai pub. Stiamo parlando dei primi due Paesi al mondo che stanno uscendo dall’incubo dei contagi.

Per l’Italia e per l’Unione Europea è ancora lontana questa condizione. La prima risposta è legata a una campagna vaccinale spinta. I due Paesi hanno proceduto a vaccinare la popolazione, con una sola differenza, il tipo di vaccino. Infatti, in Israele si è puntato sull’utilizzo del vaccino Pfizer, mentre il Regno Unito ha vaccinato con AstraZeneca. Indipendentemente dai vaccini utilizzati, oggi Israele e Regno Unito hanno raggiunto la quota di popolazione immunizzata che permetterà loro di concludere la fase di emergenza sanitaria e di tornare a una vita normale. Ma sarà veramente possibile  tornare a una società come quella pre-Covid?

Così lo Stato d’Israele si trova nella posizione di  poter allentare ulteriormente le misure restrittive. L’esperto Eran Segal, biologo computazionale del Weizmann Institute of Science, uno dei centri di ricerca più prestigiosi al mondo spiega come sia possibile che Israele abbia effettivamente raggiunto una sorta di immunità di gregge e realizzato una rete di sicurezza ampia. Ugualmente parla dei soli 86 casi di contagio nel giro delle ultime 24 ore sono un segnale del successo della vaccinazione. Questo è il motivo per cui spiagge e discoteche stanno tornando a riempirsi.

Grazie a questa sicurezza, frutto di una grande campagna di vaccinazione, oggi, in Israele si balla, si fa festa e nei parchi i giovani non hanno problemi a incontrarsi. Inoltre, con l’arrivo della bella stagione, tantissime sono le persone che scelgono di sdraiarsi in spiaggia per trascorrere qualche ora di relax prendendo il sole.

Segal parla di una possibilità, quella di rimuovere immediatamente alcune delle restrizioni, per verificare l’avvenuta immunizzazione di massa. Se il traguardo venisse confermato, Israele potrebbe essere il primo Paese al mondo ad aver raggiunto la tanto agoniata immunità di gregge. Tanto è vero che la Nazione mediorientale sta già cancellando l’obbligo di indossare la mascherina.

Accanto al piccolo Stato del Medio Oriente, ecco che troviamo il Regno Unito. Infatti, i ricercatori della University College London hanno dichiarato che la Gran Bretagna sta ormai raggiungendo l’immunità di gregge. Forti di una campagna vaccinale che si è dimostrata tra le più rapide del mondo, per il Regno Unito si parla già di riaperture post-pandemia. In particolare, gli inglesi aspettano la ripartenza di pub e ristoranti. I ristoratori sono pronti a ricominciare a servire i clienti in sicurezza anche se, in un primo momento, è consentito il servizio solo all’aperto.

Intanto nel Regno Unito, come in Europa, si pensa già alle vacanze. Anche quest’anno sappiamo che sono già milioni le persone che hanno prenotato per le prossime settimane in una località turistica. Insomma alle vacanze non vuole rinunciare proprio nessuno. Allo stesso tempo però, il Comitato tecnico scientifico ci ricorda che c’è bisogno di una responsabilità ragionata da parte di tutti.

A differenza della scorsa stagione estiva, ormai i rischi li conosciamo, così come conosciamo bene le misure di sicurezza. Dunque, anche nei prossimi mesi, ricordiamo l’importanza delle mascherine, che è bene evitare affollamenti nei luoghi chiusi e di curare particolarmente l’igiene personale.

Anche se non sappiamo precisamente per quanto tempo ancora dovremo usare queste misure, sicuro fino alla prossima estate saremo chiamati a questo tipo di attenzione. Intanto, mentre parliamo di buone pratiche e di modelli positivi, come Israele e la Gran Bretagna, la nota dolente è il fatto che ancora abbiamo un quadro epidemiologico preoccupante.

Certamente, grazie al progredire della campagna vaccinale, la situazione sta migliorando e andrà sempre meglio. Purtroppo, al momento sono però le varianti del virus che continuano a circolare.

Il tema delle varianti resta sempre centrale, anche perché contro queste mutazioni del virus i vaccini attuali potrebbero non essere sufficienti. Infine, il processo di immunizzazione di massa è il primo passo per arrivare a una protezione globale delle persone. Ma il solo vaccino non è sufficiente. Infatti, questa pandemia ci sta portando a cambiare le nostre abitudini.





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