Stellantis, anche maggio inizia con la cassa integrazione

Stellantis, anche maggio inizia con la cassa integrazione
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 29-04-2021 00:00

ECONOMIA - Questa mattina l'annuncio dell'azienda ai sindacati. Intanto le parole del Ceo di Alfa Romeo, Imparato, fanno ben sperare per il futuro. Ma preoccupa il silenzio delle istituzioni

Stellantis ha comunicato cassa integrazione per il giorno 3 maggio per le unità lastratura e verniciatura. Le altre unità lavorano regolarmente. Lo ha comunicato questa mattina la direzione aziendale ai sindacati.

Intanto, in fabbrica, si respira un certo ottimismo per le dichiarazioni del Ceo di Alfa Romeo, Imparato, che nei giorni scorsi, chiamato a rispondere dai cronisti sul rilancio del Biscione, ha spiegato di puntare molto sul marchio, e ha poi precisato: "Tutti i mesi vado a Cassino. Le Alfa Romeo si fanno lì, su questo non si scherza. Questi due impianti hanno un livello tecnologico al vertice mondiale". Jean-Philippe Imparato ha poi aggiunto: "Appena incaricato da Tavares ho preso il primo volo Parigi-Milano. Alfa Romeo si gestisce dall’Italia, non dalla capitale della Francia". 

Di contro, a preoccupare, è il silenzio della politica e delle istituzioni. Perchè, al netto delle buone intenzioni e della volontà di puntare su Cassino, c'è un dato che i vertici di Stellantis non hanno smentito nel corso del vertice con i sindacati dello scorso 15 aprile, ovvero il fatto che gli stabilimenti italiani costano troppo, rispetto a quelli francesi. Significa, cioè, che presto si potrebbe intervenire con qualche taglio e i primi a rimetterci potrebbero essere gli operai dell'indotto. Ma, in tutto questo, la politica italiana è completamente assente. Le istituzioni, latitanti.

Nessuna convocazione c’è stata al Ministero dello Sviluppo Economico; il tavolo sull’automotive aperto in Regione Lazio dall’ex presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini è fermo da mesi ed anche la Consulta dei sindaci del Cassinate, che sarebbe dovuta tornare a riunirsi subito dopo l’incontro del 15 aprile, non è stata più convocata. Manca la gestione e la programmazione, piuttosto le istituzioni fanno sentire la voice solo quando si palesa l'emergenza.





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