Le riaperture e l'importanza dei vaccini. L'uscita dalla pandemia sarà graduale

Le riaperture e l'importanza dei vaccini. L'uscita dalla pandemia sarà graduale

RUBRICHE - Da Malta a San Marino passando per Londra e Israele: i vaccini hanno dimostrato la loro efficacia. Inevitabilmente, con meno restrizioni, i contagi potranno nuovamente salire. Occorre ancora la massima cautela. L'approfondimento di Angelo Franchitto

Angelo Franchitto<br>
Angelo Franchitto

Conoscere è il vero vaccino

In questi giorni stiamo sempre più pensando a quando potremmo riaprire e tornare a fare una cena in ristorante o un aperitivo al bar senza paura del coprifuoco o di contagi. I vaccini sono la strada per tornare a una vita con meno restrizioni. Se pensiamo che oggi contiamo circa 800 milioni di dosi di vaccino che sono state somministrate in 150 Stati da quando è iniziata quella che definiamo la più grande campagna di immunizzazione della storia, dobbiamo riflettere su come procede la vaccinazione. Sicuramente, in questi mesi, si sono registrati grandi differenze, non solo tra le regioni italiane, ma soprattutto tra i Paesi.

Pur coscienti del fatto che per uscire dalla pandemia da Covid-19 tutto il mondo dovrebbe essere vaccinato. Ma, nella realtà, c'è differenza tra gli stati che stanno ricevendo solo nell'ultimo mese le prime forniture e quelli che, invece, sono già riusciti a vaccinare gran parte della popolazione. Ad oggi, siamo in un momento in cui registriamo grandi differenze tra i vari Stati nazioni. Da una parte troviamo quegli stati che stanno ricevendo solo nell'ultimo mese le prime forniture e quelli che invece è già riuscito a vaccinare gran parte della propria popolazione. Proprio per queste ragioni, molti degli Stati che stanno completando il programma di vaccinazione sono piccoli o piccolissimi, ma ce ne sono anche di più grandi.

Un esempio è il caso di Malta. Infatti, qui sull'isola sono state già somministrate oltre 230mila dosi. L'isola registra il 96% degli over 80 e dei residenti delle case per anziani come già vaccinato e da questo momento vengono di nuovo autorizzate le visite dei parenti nelle Rsa. Si tratta di una ripartenza che porterà, entro la fine di giugno, Malta a raggiungere l'immunità di gregge. Questo significa che l'isola avrà vaccinato almeno il 70% di tutta la popolazione. Con questi ritmi, entro Ferragosto, con quattro mesi di anticipo sui tempi inizialmente previsti, immaginiamo che l'isola avrà immunizzato l'intera popolazione. Questo è anche quanto è stato dichiarato il vicepremier e ministro per la Salute Chris Fearne, durante una conferenza stampa.

Un'altra realtà che colpisce positivamente é San Marino. La piccola Repubblica sta correndo sui vaccini forte grazie alle forniture che sta ricevendo da Sputnik. Infatti, il piccolo stato ha scelto di utilizzare il vaccino Russo e questa si sta dimostrando vincente. Secondo quanto previsto dalla normativa nella piccola Repubblica, tutti i cittadini maggiorenni possono prenotarsi senza differenziazione di fasce di età. Grazie a questa massiccia immunizzazione che l'Iss prevede completa entro il mese di maggio, quando sarà vaccinata il 70% della popolazione. Si parla di un successo della campagna di vaccinazione. Ma sicuramente, gli esempi presentati riguardano piccoli Stati. Mentre, se consideriamo la classifica degli Stati più grandi, Tel Aviv è sicuramente l'esempio più virtuoso che abbiamo.

Lo Stato d'Israele, con oltre 10 milioni di inoculazioni, vanta una immunizzazione di più del 50% della sua popolazione con entrambe le dosi. Oltretutto, la popolazione sta vivendo un momento significativo e molto delicato, quello delle riaperture. Si prova a vivere per la prima volta un iniziale ritorno alla normalità. La Gran Bretagna potrebbe essere paragonata alla nostra Sardegna in zona bianca. Ma, per gli inglesi, questa maggiore libertà è frutto del successo della campagna vaccinale.

La strategia di Londra è stata quella di fornire al numero maggiore di persone la prima dose di vaccino. Così facendo, oggi il 46 per cento della popolazione ha già ricevuto la prima dose del vaccino, mentre solo l’8 per cento ha completato il ciclo con la seconda dose. Anche in America, la campagna vaccinale sta premiando gli Stati Uniti. Infatti abbiamo uno statunitense su cinque già completamente vaccinato, mentre un terzo della popolazione ha ricevuto una dose di un vaccino anti-Covid.

Questi sono alcuni esempi che, al momento, stanno dimostrando l'efficacia dei vaccini. Sicuramente, a seguito della pandemia di Covid-19, tutti gli Stati, compresa l'Unione Europea, hanno investito molto denaro nella ricerca medico-scientifica. In breve tempo sono stati realizzati e resi disponibili alcuni vaccini la cui efficacia è molto alta. Tuttavia ancora non è noto in maniera definitiva se, con la vaccinazione, siamo in grado d'impedire solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell'infezione. 

Ad ogni modo, riaprire comporterà inevitabilmente un aumento delle infezioni. A spiegarlo è lo stesso premier britannico, che aggiunge anche la necessità al momento di non cambiare le regole. Infatti, il percorso di uscita dalla pandemia sarà graduale, ed è molto importante che le persone continuino a essere caute.





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