Prima assemblea congiunta degli operai Fca e delle fabbriche dell'indotto

Prima assemblea congiunta degli operai Fca e delle fabbriche dell'indotto
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 07-04-2021 00:00

ECONOMIA - Si terrà venerdì alle 18 in conference call e trasmessa in streaming su Facebook. Il sindacato di base: "Già da oggi, a tre mesi dalla scadenza del blocco dei licenziamenti, si avvertono inquietanti segnali legati a licenziamenti nel settore dell’indotto, che vanno ad aggiungersi a quelli persi tra i dipendenti Fca"

Si terrà venerdì 9 aprile dalle ore 18.00 l’assemblea sindacale dei lavoratori FCA di Cassino e dell’indotto e aziende terziarizzate indetta dalla FLMU-CUB. Si tratta di una vera e propria assemblea sindacale on line interattiva, in modalità conference call, la prima sul territorio, per fare il punto della situazione sulle prospettive occupazionali e salariali legate all’industria cassinate.

All’assemblea sindacale sono invitati a partecipare gli operai della FCA di Cassino, in questi giorni alle prese con un massiccio ricorso alla Cassa Integrazione che sta decimando i salari, rendendoli simili a un sussidio di cittadinanza, e i lavoratori dell’indotto e delle aziende terziarizzate, ovvero coloro, almeno stando alle prime avvisaglie, che per primi si troveranno a fare i conti con la fine del blocco dei licenziamenti collettivi previsto per il mese di giugno.

L’assemblea, in via del tutto sperimentale, si terrà in diretta sulla pagina facebook “Assemblea sindacale dei lavoratori della FCA e dell’indotto” e visibile sui profili degli attivisti della FLMU-CUB di Cassino.

"Questa iniziativa - spiegano i promotori - non vuole e non deve essere sostitutiva delle vere assemblea di fabbrica riconosciute dallo Statuto dei Lavoratori, ma solo un contributo per affinare il coordinamento degli operai dell’area industriale del cassinate, alle prese con la più grande crisi occupazionale e salariale mai affrontata finora. Da un lato ci sono novecento posti di lavoro persi tra i dipendenti della FCA per il mancato turn over degli ultimi anni (fonte sindacale), e a oggi senza alcuna prospettiva di nuove assunzioni, dall’altro migliaia di lavoratori dell’indotto e delle aziende terziarizzate che per effetto domino saranno colpite da licenziamenti e precarietà diffusa.   

L'attuale situazione impone, oggi più che mai, una ferrea saldatura di intenti tra operai della FCA e operai dell’indotto, sia per i destini comuni che colpiranno indistintamente tutti i lavoratori, sia per unificare tutte le vertenze del territorio.    

Già da oggi, a tre mesi dalla scadenza del blocco dei licenziamenti, si avvertono inquietanti segnali legati a licenziamenti nel settore dell’indotto, che vanno ad aggiungersi, appunto, a quelli persi tra i dipendenti FCA. C’è la possibilità che questi posti di lavoro saranno persi per sempre e ciò implicherà un inevitabile impoverimento generalizzato dell’economia del territorio.

L'assemblea di venerdì prossimo sarà l’occasione per un confronto collettivo tra operai addetti al settore dell’automotive,





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