Giochiamo insieme all'aperto? Certo che sì!

Giochiamo insieme all'aperto? Certo che sì!
di autore Elisa Di Bello - Pubblicato: 21-03-2021 00:00

RUBRICHE - Per i bambini è importante giocare in gruppo, per confrontarsi e socializzare, ma anche per praticare movimento fisico e per quanto più possibile all'aria aperta

Elisa Di Bello
Elisa Di Bello

Educatrice in apprendimento continuo dalla vita

I bambini devono giocare. Attraverso il gioco esprimono sé stessi, fanno esperienze e imparano a relazionarsi con il mondo. Anche quando crescono e hanno i compiti scolastici da svolgere è importante che si ritagliano uno spazio in cui possono liberamente usare la fantasia e dedicarsi a loro stessi nell'attività preferita. Le caratteristiche del gioco sono varie e si modificano rispetto all'età dei bambini, ma anche in base alle loro esigenze: ci sono bimbi che amano giocare in silenzio, altri che si divertono soltanto con pomeriggi chiassosi, alcuni che preferiscono giochi casalinghi e altri che all'interno delle pareti sembrano come uccellini in gabbia. Ognuno sperimenta la modalità in cui si sente più a proprio agio, ma alcune attività meritano di essere vissute da tutti, proprio perché arricchiscono il bagaglio esperienziale ed emotivo dei bambini.

Una di queste esperienze è senza dubbio il gioco in gruppo. La caratteristica principale di questa attività ludica è la condivisione dell'esperienza di gioco: i bambini di quel gruppo, a prescindere dal tipo di attività, si diranno delle frasi, metteranno delle regole, seguiranno un determinato andamento che sarà unico di quel momento e rappresenterà per loro un evento da ricordare anche nel tempo. Se il gruppo di bambini che gioca insieme si incontra periodicamente ad esempio si dirà: "valgono le regole dell'altro giorno" oppure "l'ultima volta hai imbrogliato" o ancora "voglio stare in squadra con te perché ci siamo divertiti tanto". Questi momenti di condivisione saranno le loro esperienze di gioco e arricchiranno i bimbi di valori fondamentali, come la solidarietà, la collaborazione, la competizione, il confronto, il rispetto dei turni e dei tempi, la consapevolezza delle regole, l'adattamento alle decisioni del gruppo e l'accettazione del gioco stesso. Queste dinamiche possono essere conquistate soltanto attraverso il gioco di gruppo, poiché i bambini si trovano insieme a stabilire degli equilibri e ad accettarli.

In questi momenti di gioco di gruppo si può notare per esempio che a volte si creano delle fasce d'età, ma se ci sono bambini più piccoli o più grandi rispetto alla maggioranza del gruppo, questi non faticano ad essere integrati, anzi è possibile anche che ottengano ruoli specifici proprio in virtù della loro unicità. I più piccolini che si ritrovano a giocare in un gruppo omogeneo di età superiore alla loro, apprenderanno nuove modalità di comportamento e impareranno a confrontarsi con gli altri più facilmente, pur di prendere parte a questa avventura.

Il gioco di gruppo però spesso non è un gioco quotidiano, poiché i nostri impegni giornalieri ci impediscono di renderlo tale. Proprio per questo, perché è più raro, dovrebbe essere maggiormente invogliato da parte degli adulti. Dovremmo trovare il modo di fare incontrare più spesso i bambini, ricreare quelle occasioni che un tempo erano più frequenti. Dovremmo riscoprire il quartiere, il cortile, la piazzetta, il vicolo lontano dalle macchine, nei quali il gioco di gruppo può dare sfogo ad una fantasia inaspettata.

I bambini che conosciamo sono abituati ad usare degli oggetti per giocare: usano le bambole, le macchinine, il pallone o le pentoline. Dovremmo dare loro la possibilità di mettere da parte quegli oggetti per affrontare dei giochi più fantasiosi, sicuramente più "antichi" e che non praticano con molta frequenza. Dei giochi che vanno svolti necessariamente in gruppo e che non hanno bisogno di nulla, se non di spazio, tantissimo spazio in cui correre, divertirsi e ridere insieme.

Specialmente in questo periodo di allontanamento dalle attività quotidiane a cui i piccoli sono normalmente abituati, con le dovute accortezze e il necessario distanziamento, con l'aiuto degli adulti, si può creare una situazione di sicurezza in cui far giocare piccolissimi gruppi di bambini tra loro. In massimo 3 o 4 bambini (fuori dalla pandemia anche 10!) si può giocare all'aperto, senza toccarsi e muniti di mascherina ai classici ruba bandiera, 1,2,3 stella, uomo di ghiaccio, lupo mangia frutta, la campana, caccia al tesoro, nascondino, la corsa con i sacchi, mosca cieca, i quattro cantoni, salto con la corda oppure divertenti giochi con l'acqua. E ancora, con piccoli oggetti tipo dei sassi o dei legnetti oppure i birilli o il pallone si possono costruire percorsi e nuove sfide a squadre.

Giochi scontati e un po' dimenticati che favoriscono la loro socializzazione e anche la loro attività fisica, la psicomotricità che risulta fondamentale alla loro età e che spesso soccombe negli appartamenti in cui viviamo. Questi giochi infatti hanno senso se svolti con altri bimbi, in un ambiente aperto, magari al verde di un parco o di una montagna, nella piazzetta del paese o nel cortile condominiale.





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