Automotive, Uliano incalza il ministro Giorgetti

Automotive, Uliano incalza il ministro Giorgetti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-03-2021 00:00

ECONOMIA - Il sindacalista della Fim-Cisl in pressing: "Non è più rinviabile l’apertura di un tavolo specifico per il settore dell’automotive"

"Sono mesi che gli oltre cento tavoli di crisi aziendali non vengono convocati dal Ministero dello Sviluppo Economico, nonostante le numerose richieste unitarie delle organizzazioni sindacali al Ministro Giancarlo Giorgetti. Migliaia infatti le lavoratrici ed i lavoratori che attendono risposte sul proprio futuro con il rischio di impoverimento dei tessuti industriali e con impatti drammatici per la tenuta occupazionale di interi territori".

A parlare è il sindacalista della Fim-Cisl, Fernando Uliano, che evidenzia: " Al Ministro, dal suo insediamento, sono state inviate diverse sollecitazioni per la convocazione di incontri urgenti, a partire da BLUTEC dove il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese rischia di scomparire ancora prima di partire se non vengono individuate con urgenza modalità e risorse per garantire la continuità occupazionale per gli oltre 700 lavoratori più l’indotto.

Inoltre non è più rinviabile l’apertura di un tavolo specifico per il settore dell’automotive, la sola politica degli incentivi non è sufficiente a sostenerne il rilancio. Le grandi trasformazioni in atto e la crisi del mercato richiedono un intervento urgente e specifico per l’individuazione di un piano strategico che governi la transizione, ponga obiettivi e individui investimenti per il rilancio del settore e la tutela dell’occupazione.

La situazione sta diventando sempre più insostenibile in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro e il futuro di un settore strategico come quello dell’automotive. Fim, Fiom e Uilm chiedono al Ministro dello Sviluppo Economico delle risposte concrete in assenza delle quali si mobiliteranno con le lavoratrici e i lavoratori".

Sul territorio si attendono risposte anche in merito al tavolo aperto alla regione Lazio dal presidente del Consiglio della Pisana Mauro Buschini: oggi cancelli chiusi in fabbrica, sono otto (su 20 lavorativi) i giorni di cassa integrazione nel mese di marzo per lo stabilimento Fca Cassino Plant ed inevitabili sono le ripercussioni su tutte le fabbriche dell'indotto che lavorano per Stellantis, per questo i sindacati chiedono che si intervenga in maniera celere sul settore dell'automotive.





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