Pd, doppia mossa di Zingaretti: "benedice" Letta e accoglie in giunta il M5S

Pd, doppia mossa di Zingaretti: "benedice" Letta e accoglie in giunta il M5S
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-03-2021 00:00

POLITICA - Domani Lombardi e Corrado faranno il loro ingresso come assessori regionali del Lazio. Partito in fibrillazione anche sui territori. L'attivista Mirco Savelli punta i riflettori su Cassino e invita il sindaco dem Enzo Salera a portare avanti in città il progetto "Piazza Grande"

Nicola Zingaretti "benedice" Enrico Letta alla guida del Pd. Lo fa in una lunga lettera nella quale, tra le altre cose, evidenzia: "Non possiamo lasciare ai giovani un’Italia dove al segno più ci sono solo le parole “debiti”, “paura” e “solitudine”. Sarebbe un ignobile egoismo. Il Pd ora è in grado di farlo e può accettare la prova del cambiamento. Il tempo che abbiamo davanti richiede un impegno totale nel Parlamento e nel Paese. Per questo ho presentato le dimissioni: perché era giusto fare chiarezza e richiedere una vera assunzione di responsabilità da parte di tutte e di tutti. Non ho voluto in alcun modo essere di ostacolo a questo compito.

Continuerò a dare il mio contributo attivo da Presidente di Regione e anche nel dibattito politico con le mie idee. Alla luce del sole. Ora sono convinto che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della Segreteria sia Enrico Letta. La sua forza e autorevolezza sono la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare, vicino alle persone e non alle polemiche. Promotore di un progetto per l’Italia e l’Europa e baricentro di qualsiasi alternativa alle destre. Tutto il sistema politico italiano sta ridefinendosi. Il Pd con Letta definirà un suo profilo adeguato e competitivo".

CASSINO: PARLA SAVELLI

Intanto c'è fibrillazione anche sui territori. A Cassino l'attivista Mirco Savelli invita il partito alla riconciliazione, e spiega: "Le dimissioni di Nicola Zingaretti dalla segreteria Nazionale del Pd sono un fatto importante per la sinistra italiana, un passaggio che segnerà, nel bene o nel male, un punto di svolta. Segna il punto più basso raggiunto dal più importante partito del centrosinistra e sopattutto rimette in discussione , una strategia politica di prospettiva. È un fatto acclarato ormai da anni che le correnti politiche e non gli iscritti siano in possesso della vera capacità decisionale.

Una degenerazione totale e, a dire il vero, non del tutto inaspettata e perfino predetta da Fabio Mussi nel lontano 2007 quando a Pesaro, di fatto si scioglievano i DS per dar vita ad un altra cosa. Nel corso degli anni abbiamo visto praticamente tutto perchè il nostro progetto si fondava sull' apertura, talmente eccessiva da essere a tratti imbarazzante e purtroppo Cassino non è stata immune da questa malattia.

Nelle difficoltà però dobbiamo essere abili, nel nostro piccolo, a riconoscere gli elementi positivi della linea politica di Zingaretti che, ritengo, debba in parte sopravvivere alla sua segreteria. La piazza Grande, quel disegno politico, aveva ed ha tuttora una grande valenza soprattutto a livello locale.

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Bene ha fatto il sindaco Salera nei giorni scorsi ad abbandonare per poco tempo il gigantesco sforzo che sta mettendo in campo sul fronte covid e sulla gestione ordinaria della Città, ritagliandosi un po' di tempo per incontrare le opposizioni. Aldilà di alcune polemiche legate perlopiù alla necessità politica di alcuni, ritengo sia un fatto molto positivo e che va nella direzione giusta. A me non sembra un tentativo campato per aria, legato alla sola dialettica politica ma qualcosa di più.

Prendendo forse spunto dalla strategia della piazza grande, il sindaco e l'amministrazione tentano di lanciare una grande stagione di “riconciliazione cittadina” che cerchi di far uscire la nostra città dal pantano delle polemiche pretestuose in cui qualcuno l'ha fatta scivolare. La responsabilità di chi governa in un momento del genere contro l'atteggiamento irresponsabile di chi piccona qualsiasi cosa senza proporre nulla è una questione antica legata al dibattito politico, accentuato ancor di più dai tempi in cui viviamo.

Il passaggio è fondamentale e non possiamo permetterci di fare passi falsi ed è su questi argomenti che si misurerà la capacità di chi ambisce a diventare forza di governo al posto del centrosinistra e del PD che, in tutte le difficoltà del momento, a Cassino - conclude Savelli - c'è ed è una forza seria e responsabile.

REGIONE LAZIO: IL M5S ENTRA IL GIUNTA

Nelle scorse ore, intanto, è arrivata l'ufficialità: Il Movimento 5 stelle entra nella giunta regionale del Lazio di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti. Domattina ci sarà l' insediamento ufficiale del nuovo esecutivo con Roberta Lombardi assessora alla Transizione ecologica e Innovazione digitale e Valentina Corrado a Turismo, Enti Locali e Sicurezza.

Un passaggio politico importante che avverrà alla vigilia dell'Assemblea nazionale del PD, con Zingaretti segretario dimissionario, e senza che la base dei 5 Stelle del Lazio abbiano potuto votare questa scelta sulla piattaforma Rousseau (non concessa alla fine da Davide Casaleggio). Molto probabilmente una comunicazione via social di Beppe Grillo e di Vito Crimi "benedirà" questa decisione.





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