Gli assembramenti, i gruppi whatapp e la mano tesa di Mario

Gli assembramenti, i gruppi whatapp e la mano tesa di Mario
di autore Redazione - Pubblicato: 22-02-2021 00:00

CASSINO - Stamane a Cassino una riunione in Comune con gli esercenti. Nessuna nuova ordinanza, per ora: verrà forse rispolverata quella di novembre. Intanto i baristi saranno riuniti su una chat social. Per Abbruzzese il problema degli assembramenti è dato anche dal fatto che piazza Labriola è poco accogliente. E sprona le istituzioni: "Facciano la loro parte"

Enzo Salera e Arianna Volante

"Scene come quelle viste oggi in città con centinaia di ragazzi che sembrano aver dimenticato il periodo che stiamo vivendo non sono giustificabili. Per questo motivo mi vedrò costretto già da domani mattina a prendere nuovi provvedimenti restrittivi per evitare un aumento dei casi indiscriminati, in accordo naturalmente con il Prefetto di Frosinone e con le forze dell'ordine". Così parlava due giorni fa il sindaco Enzo Salera in una dichiarazione rilasciata a Ciociaria Oggi.

E invece? Invece nessuna ordinanza, per ora. Questa mattina il sindaco di Cassino Enzo Salera ha riunito i baristi del centro in sala Restagno, insieme all'assessore al commercio Arianna Volante.

Si è stabilito che il Sindaco, in raccordo con il Prefetto e alla luce di quanto stabilirà il Consiglio dei Ministri nella giornata odierna, valuti l’eventualità di una nuova ordinanza anti assembramento sul modello di quella del novembre scorso.

In quella ordinanza si rilevava che in numerose occasioni si erano verificati assembramenti permanenti o situazioni nelle quali è risultato arduo imporre, con gli strumenti ordinari, il pieno rispetto delle misure di prevenzione sanitaria e delle regole della civile convivenza, cosa che costituiva un potenziale rischio per la salute pubblica. Da qui il divieto di stazionamento per le persone in alcune aree ben individuate. L’ordinanza sindacale in questione individuava le seguenti aree: piazza Labriola, Corso della Repubblica, piazza XV febbraio, via Falese, via E.De Nicola, via Tommaso Piano, via Lombardia, via XX Settembre.

A domani, quindi, la decisione in merito.

L’assessore Arianna Volante, nell’ottica di una fattiva collaborazione e di un continuo confronto, ha invitato gli intervenuti a far parte di un gruppo di comunicazione social che lei si preoccuperà di attivare. I baristi, quindi, saranno riuniti su una chat di whatsapp.

LA MANO TESA DI ABBRUZZESE

Sul tema interviene anche Mario Abbruzzese, che evidenzia: "Quanto successo nei giorni scorsi nel cuore della nostra città, in piazza Labriola, deve essere oggetto di riflessione. Da un lato gli atti di violenza, dall’altro il mancato rispetto delle norme anti Covid-19 ci lasciano attoniti.

La pandemia sta modificando notevolmente le nostre abitudini, i comportamenti e la vita sociale, minacciando la nostra salute fisica, mentale ed il nostro futuro economico.

Bene ha fatto il Sindaco Salera a richiamare esercenti, famiglie e giovani ad un comportamento più consono e rispettoso, che deve esserci da parte di tutti noi cittadini verso le regole anti assembramento. Ma penso che da quanto accaduto possiamo trarre una riflessione più profonda: è il degrado, l’incuria, l’ignoranza che genera atti di violenza, di egoismo, di mancanza di senso di comunità.

In questo momento, così delicato, la sicurezza è diventata un tema imprescindibile da affrontare, credo dunque che vadano coinvolte tutte le forze dell’ordine, le famiglie e tutte le forze politiche, affinché ciò che è accaduto in piazza Labriola non si verifichi più. La violenza come mezzo di affermazione del primato di gestione di una piazza non giova a nessuno e non giova soprattutto alla serenità delle famiglie.

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Piazza Labriola è il cuore della nostra città. Tutto si svolge in questa piazza. Il sindaco e noi tutti dobbiamo prendere atto che questo centro di aggregazione è il punto di riferimento dei nostri giovani e quindi è doveroso affrontare quest’emergenza di messa in sicurezza.

Bisogna rendere piazza Labriola più accogliente, illuminarla, renderla il vero salotto della nostra città. Solo così possiamo sdradicare e combattere a fondo tutta questa violenza. Le istituzioni e le forze politiche hanno questo dovere. Non possiamo colpevolizzare i giovani e i proprietari dei bar, la politica non può voltare le spalle facendo finta di non vedere. Bisogna rispondere a questi assembramenti e a questa violenza con una maggior tutela estetica e messa in sicurezza della piazza. Procedendo ad un restyling della piazza la renderemmo un luogo elegante di cultura, di sana aggregazione dove un delinquente deve sentirsi a disagio. Il Covid passerà ma la delinquenza no. Ripartiamo dalla sicurezza, dalla cura per i luoghi dove vivono i nostri giovani.

Non possiamo pretendere che i giovani abbiano rispetto di una comunità e di luoghi che noi lasciamo allo sbaraglio, ripartiamo dall’ordine e dalla cura degli ambienti dove c’è aggregazione, solo così confineremo la violenza e, tramite il serio controllo delle forze dell’ordine, avremo il rispetto delle normative covid".





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