Un quindicenne di Sora vittima di bullismo, scendono in campo Zan e Cerquozzi

Un quindicenne di Sora vittima di bullismo, scendono in campo Zan e Cerquozzi
di autore Redazione - Pubblicato: 15-02-2021 00:00

IL FATTO - Il deputato e la responsabile diritti del Partito democratico di Frosinone, Francesca Cerquozzi, condannano l'accaduto e spiegano: "Le Istituzioni non possono stare a guardare". Interviene anche Pompeo

Il deputato Alessandro Zan

“Come Partito democratico di Frosinone siamo vicini al ragazzo di Sora vittima del grave episodio di omofobia. È l’ennesima dimostrazione di quanto sia necessaria una specifica tutela giuridica per le vittime di atti di violenza omotransfobica”. Così in una nota la responsabile diritti del Partito democratico di Frosinone, Francesca Cerquozzi.

“Con la nuova segreteria del Pd - prosegue - come già annunciato, costituiremo un tavolo permanente che affronti le questioni legate ai diritti. Sarà un luogo di elaborazione, di strategie ed azioni concrete per la tutela dei diritti di tutte le persone. Un tavolo al quale chiameremo a discutere rappresentanti istituzionali, società civile e mondo accademico e che coinvolgerà tutte le associazioni comprese quelle che si occupano di disabilità, discriminazioni razziali, religiose e di genere. C’è tanto da fare ma saremo in prima linea per difendere i diritti di tutte le persone e per far sì che i tanti ragazzi vittime di violenza abbiamo la forza e il coraggio di denunciare. La politica - conclude - deve essere in grado di innescare una rivoluzione culturale su questi temi”.

“Sono vicino al ragazzo di Sora - ha aggiunto il deputato Alessandro Zan -. Bisogna fare di tutto per tutelare lui e tutte le vittime di odio e violenza. Le Istituzioni non possono stare a guardare, per questo occorre andare avanti e approvare definitivamente la legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo. In tutti i paesi occidentali esistono leggi che prevedono tutele rafforzate per persone oggetto di crimini d’odio. L’Italia è in ritardo e per questo accadono questi fatti tragici. La libertà di espressione non può più degenerare in incitamento all’odio e alla violenza”.

Sull'episodio che ha visto vittima un 15enne di Sora, interviene anche il presidente della provincia Antonio Pompeo, che evidenzia: "Contro ogni forma di violenza la parola chiave è responsabilità. Lo è contro la discriminazione, l'odio razziale, l'omofobia, il bullismo. L'episodio accaduto a Sora, dove un ragazzo viene deriso per aver espresso il proprio pensiero e discriminato per il proprio orientamento sessuale, ci richiama a un preciso dovere. Dobbiamo agire con forza affinché la cultura del rispetto, della tolleranza e dell'accettazione dell'altro vincano sul sistema dell'odio e della violenza. Genitori, insegnanti, rappresentanti politici e delle istituzioni, gestori dei social network: abbiamo tutti il dovere di insegnare ai nostri figli i valori del rispetto e della comprensione".





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