Giornata mondiale contro il cancro infantile, parla Di Mambro

Giornata mondiale contro il cancro infantile, parla Di Mambro
di autore Redazione - Pubblicato: 15-02-2021 00:00

[IL FATTO] Nel 2020 sono stati 2.865 i bambini e familiari aiutati ad affrontare, oltre al cancro, anche l’impatto del Covid-19 sulle possibilità di inserimento alle cure

"In occasione della Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile ricordiamo le difficoltà di un 2020 condizionato anche, e soprattutto, dal Covid-19. I dati di un anno particolarmente difficile per le oncologie pediatriche: nel 2020 sono stati 2.865 i bambini e familiari aiutati ad affrontare, oltre al cancro, anche l’impatto del Covid-19 sulle possibilità di inserimento alle cure, sulla qualità della vita in ospedale e sulle loro condizioni psicologiche".

A parlare è l'ex consigliere comunale Carmine Di Mambro, da sempre in prima linea sui temi della sanità, che argomenta: "L’emergenza Covid-19 ha, sicuramente, stravolto la vita in ospedale e modificato il percorso di cure dei bambini: li ha resi ancora più vulnerabili ed esposti agli effetti negativi della pandemia, in primis economici e di conseguenza psicologici. È soprattutto in questi momenti di crisi che le differenze si amplificano: chi ha minore possibilità economiche e si trova in una situazione di fragilità sociale pregressa è molto più probabile che subisca le ripercussioni maggiori della crisi in corso. In questo, i bambini e gli adolescenti malati di cancro, sono stati e sono tuttora i più colpiti dalla pandemia".

"Tantissimi genitori hanno perso il lavoro perché molte società hanno chiuso o ridotto il personale, e a questo si va ad aggiungere un aumento del costo della vita e delle spese sanitarie familiari, i trasporti per raggiungere l’ospedale e giustamente l’introduzione del tampone obbligatorio per accedere ai reparti, soprattutto, oncologici, spesa il più delle volte totalmente a carico delle famiglie".

"Le conseguenze psicologiche derivanti dalla situazione di emergenza pandemica hanno avuto un impatto maggiore sui bambini malati di cancro, soprattutto in termini di preoccupazione per il futuro e paura del contagio, intensificando disagi psichici già esistenti".

Conclude Di Mambro: "Facciamo in modo che le sanità non subisca più l'incapacità di chi l'ha gestita negli ultimi trent'anni, un paese moderno e civile investe sulla salute dei propri cittadini e soprattutto sul futuro del sistema, cioè i bambini".





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