Anagrafe antifascista. E le Foibe?

Anagrafe antifascista. E le Foibe?
di autore Redazione - Pubblicato: 06-02-2021 00:00

L'INTERVENTO - Il vice presidente di Destra Nuova si rivolge al sindaco di Cassino: "Il 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo. Ci aspetteremo che Lei e la Sua Amministrazione non rimaneste accecati dal rosso che contraddistingue le vostre ideologie, ma che vedeste il rosso del sangue versato da quelle migliaia di esuli italiani innocenti"

Riceviamo e, di seguito pubblichiamo, l'intervento di Fabio Corsetti, vicepresidente di Destra Nuova

Anagrafe antifascista… e le Foibe? Gli amanti di storia ricorderanno in modo cristallino come, con l’avvento della caduta dell’Impero Romano, i principali assi viari costruiti dai Romani finirono ben presto alla malora. A Cassino, lo sanno anche i marziani, questa conseguenza nefasta, che attraversò tutta l’epoca medievale, sembra non avere fine. E chissà, forse sarà per colpa di qualche buca che si rischia di avere un contraccolpo tale da non riconoscere più le priorità che afferiscono le esigenze dei cassinati.


Sì, perché nel frattempo i cittadini si ritrovano ormai da mesi inascoltati dall’Amministrazione comunale e, come d’incanto, anziché risolvere in maniera perentoria e definitiva le tante, ahinoi, problematiche che affliggono la città, il Sindaco dichiara di aprire una raccolta firme per consentire l’adesione della Città di Cassino all’anagrafe antifascista.
Per quanto un’azione amministrativa sublime non possa prescindere da un substrato ideologico e valoriale ben radicato, non si può restare indifferenti ad un’iniziativa che appare del tutto inopportuna viste le innumerevoli impellenze di cui necessita Cassino.


Purtroppo le conseguenze della Seconda Guerra mondiale sono state terribilmente tragiche. E siamo convinti che certe prese di posizione vadano stigmatizzate, senza se e senza ma. È la Storia che lo richiede! Quella stessa storia che condanna in modo altrettanto irreprensibile le efferatezze compiute dal regime comunista, peraltro, ancora oggi presente in alcune parti dell’orbe terracqueo.
Il Parlamento europeo ha condannato in maniera inequivocabile i regimi totalitari nazista e comunista, facendo riferimento al patto Molotov-Ribbentrop del 23 agosto 1939, con cui la Germania nazista e l’Unione Sovietica comunista divisero gli stati europei sotto i rispettivi controlli favorendo lo scoppio del conflitto.


Da onesti osservatori della storia sarebbe opportuno prendere le distanze anche dal comunismo e, se si è europeisti convinti, non si può essere recalcitranti dinanzi ad una tale oggettività.
Tra qualche giorno, esattamente il 10 febbraio, ricorre la Giornata del Ricordo delle Foibe in cui circa 350000 italiani abbandonarono le terre d’Istria nell’immediato Dopoguerra e, ad essere barbaramente seviziati ed uccisi dai partigiani jugoslavi di Tito, furono tra i 3000 e gli 11000. Si trattò di autentica pulizia etnica. Non vi morirono solo persone di Destra, bensì anche di Sinistra. Alla Destra italiana va senza dubbio l’onore ed il merito di aver portato da poco più di 10 anni or sono alla ribalta dell’opinione pubblica fatti che sono stati ingiustamente messi sotto il tappeto per troppo tempo.


In virtù di ciò ci aspetteremmo che Lei e la Sua Amministrazione non rimaneste accecati dal rosso che contraddistingue le vostre ideologie, ma che vedeste il rosso del sangue versato da quelle migliaia di esuli italiani innocenti.
La Destra ha saputo fare i conti con la Storia, ci auguriamo che lo facciate anche voi. Per una coesione sociale migliore, pur con connotati ideologico-culturali differenti. Solo così “Democrazia facta est”!





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