Fca, Cassino perde 900 lavoratori. E chiude il 2020 con il 9% in meno di vetture prodotte

Fca, Cassino perde 900 lavoratori. E chiude il 2020 con il 9% in meno di vetture prodotte
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 06-01-2021 00:00

ECONOMIA - Per trovare numeri simili bisogna tornare al 2014, prima dell'arrivo di Giulia e Stelvio. E nel 2021 ci sarà poco da sorridere. La Fim-Cisl: "Grecale non prima di novembre". Ripercussioni sull'indotto. Uliano: "Lo stabilimento lavora al 10% delle possibilità". C'è speranza nella fusione. Stellantis, parlano Ferdinandi e Delle Cese

I dati sulla produzione forniti dalla Fim-Cisl

Il 2020 dello stabilimento Fca di Cassino si chiude con il 9,10% in meno della produzione rispetto al 2019. La fabbrica ai piedi dell'abbazia ha sfornato poco più di 53.000 modelli contro i quasi 60.000 dello scorso anno. Per rendere l'idea: nel 2017 la produzione si era chiusa in doppia cifra; nel 2018 sfiorate ugualmente le centomila unità. Per trovare i numeri attuali bisogna fare un balzo indietro di sei anni e arrivare al 2014, prima che sulle linee arrivassero Giulia e Stelvio.

A quel tempo era solo Giulietta a "tirare": adesso la compatta di segmento C è uscita fuori produzione e nonostante negli ultimi 18 mesi siano andati persi 900 posti di lavoro (nessuna assunzione a fronte dei molti pensionamenti) l'anno si apre con la cassa covid e la solidarietà. Il 2021 sarà ancora un anno di sofferenza. Lo ha spiegato la Fim-Cisl nel corso della conferenza stampa di ieri quando ha illustrato il report 2020 sulla produzione e occupazione degli stabilimenti italiani.

"Cassino è lo stabilimento più in sofferenza in termini di volumi e che rappresenta certamente una priorità per il sindacato e dovrà esserlo anche per i futuri piani industriali di Stellantis. La produzione del Suv Grecale della Maserati partirà non prima di novembre e questo - ha sottolineato Uliano - significa che per tutto il 2021 la situazione di sofferenza nei volumi produttivi continuerà”.

RIPERCUSSIONI SULL'INDOTTO

Sempre il sindacalista ha poi spiegato: "Nel corso dell’ultimo anno e mezzo c’è stata una riduzione di 900 dipendenti, passando da circa 4300 a 3.400 e questo non è bastato a ridurre l’utilizzo di ammortizzatori. Naturalmente gli impatti sull’indotto sono altrettanto pesanti. Le produzioni di Giulia e Stelvio, vengono svolte su un unico turno centrale, e hanno raggiunto nel 2020 le 42.306 unità (-8,3%). Nel 2017 nel massimo della produzione delle due Alfa Romeo avevano superato le 100.000 unità".

La conferenza stampa del sindacato è giunta all’indomani del giorno che ha dato vita alla fusione di Fca e Psa e, di fatto, alla nascita del gruppo Stellantis che si concretizzerà entro il prossimo 18 gennaio. A tal proposito la Fim-Cisl ha evidenziato: "Vista la presenza dello stabilimento di Cassino nel settore premium, se il gruppo Stellantis vuole aumentare la propria capacità produttiva in questo segmento dovrà investire ulteriormente con altri prodotti".

Il Sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, e tutta l'Amministrazione Comunale esprimono i migliori auguri per la nascita di Stellantis con un chiaro messaggio di ottimismo e di speranza nel futuro. 

LA NASCITA DI STELLANTIS

In merito alla fusione, Uliano ha precisato: "Nella nuova Stellantis, la Fim-Cisl è pronta ad affrontare con buone relazioni sindacali anche sfide impegnative quando queste hanno come obiettivo investimenti, prospettive positive per stabilimenti e occupazione. Siamo invece indisponibili e contrari quando questi obiettivi non vengono garantiti e vengono messi in discussione gli interessi delle lavoratrici e lavoratori. Per questo è necessario intensificare le relazioni sindacali in maniera costruttiva e operativa all'interno del gruppo sviluppandole in chiave partecipativa l’attività che già viene svolta; è necessario stabilire i criteri con cui definire la futura presenza dei due rappresentati dei dipendenti nel cda del nuovo Gruppo".

Intanto soddisfazione arriva anche dal territorio. Dice il presidente del Cosilam Marco Delle Cese: "Non possiamo che accogliere con grande soddisfazione la nascita di Stellantis. Un avvenimento importante e di portata mondiale. Siamo pronti a competere sul mercato internazionale e vogliamo farlo come territorio e come classe dirigente. Non faremo mancare al nuovo gruppo il contributo che questo territorio può dare con le idee, la professionalità e la laboriosità che lo contraddistinguono. Fattori di cui tutti hanno avuto prova nel corso degli anni. Noi ci siamo, il territorio c'è".

Gli fa eco il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi: "Stellantis ricoprirà un ruolo di primo piano non solo nel ridefinire la mobilità ma anche nel rilanciare le nostre eccellenze italiane nel mondo. Il Comune di Piedimonte San Germano figura tra i membri dell'Associazione "Città dei Motori" insieme a Maranello, Fiorano, Torino e tanti che hanno fatto della loro attività principale quella dei motori e dell'industria. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, è un chiaro messaggio di ottimismo e di speranza nel futuro".





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