Covid, nel Lazio l'età media dei positivi è di 45 anni

Covid, nel Lazio l'età media dei positivi è di 45 anni
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 12-12-2020 00:00

REGIONE - Dal monitoraggio Dep-Seresmi si nota anche l'equa divisione tra donne e uomini. In Ciociaria più casi che nel Pontino. I numeri di tutte le Asl. D'Amato: "L’incidenza e i decessi ancora sono elevati, serve rigore durante le festività"

L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato

Si è appena conclusa alla presenza dell'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato l’odierna videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Oggi su 16 mila tamponi nel Lazio (+1.169) si registrano 1.194 casi positivi (-36), 41 i decessi (-27) e +2.028 i guariti. Diminuiscono i casi positivi, i ricoveri, i decessi e le terapie intensive e Roma città è stabile al di sotto dei 600 casi (573).

Dal monitoraggio Dep - Seresmi emerge che: dei casi finora confermati l'età mediana è di 45 anni, equamente ripartiti tra maschi (50%) e femmine (50%). Il 76% dei positivi è stato individuato da attività di screening e di contact tracing. Il 96% dei casi attualmente positivi è in isolamento domiciliare, il 3,6% è in ricovero ospedaliero e lo 0,4% è ricoverato in terapia intensiva. Si registra il 28% di guariti e il 2% di decessi.

I casi confermati da inizio epidemia sono così distribuiti: il 18,6% nella Asl Roma 1, il 21% nella Asl Roma 2, l'11,7% nella Asl Roma 3, il 4,9% nella Asl Roma 4, il 9,5 nella Asl Roma 5, il 9,8% nella Asl Roma 6, l'8,1% nella Asl di Frosinone, il 7,8% nella Asl di Latina, il 3% nella Asl di Rieti e il 5,6% nella Asl di Viterbo.

L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato mette in guardia: "Se non ci sarà rigore nelle prossime festività natalizie il virus riprenderà a crescere ed è facile prevedere che possa accadere ciò che è avvenuto questa estate. Ecco perché bisogna continuare ad essere rigorosi. L’incidenza e i decessi ancora sono elevati".





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