CRONACA - I ragazzi di "Gioventù Nazionale" puntano i riflettori sul centro islamico di via Virgilio, ma anche nella centralissima chiesa di Sant'Antonio il distanziamento sociale, ieri pomeriggio, è venuto meno
In basso la messa di ieri alla chiesa di Sant'Antonio con tantissime persone
La movida del weekend. Il mercato del sabato mattina. I maggiori controlli e le criticità hanno riguardato questi aspetti, finora, nella città di Cassino. In quanto sono risultati essere le occasioni in cui il distanziamento sociale e le norme anti-Covid sono venute meno. Ma ora si aggiunge un terzo elemento di criticità: i luoghi di culto. Ieri pomeriggio durante la messa nella centralissima chiesa di Sant'Antonio in piazza Diamare i presenti hanno lamentato il fatto che tutti i posti erano occupati. C'è poi un altro luogo di culto: il centro islamico di via Virgilio. In questo caso ad intervenire sono i ragazzi di Gioventù Nazionale che con il vice presidente Rocco Marzilli chiedono una condanna e una gestione migliore della situazione creatasi a via Virgilio.
Argomentano i ragazzi: "Ormai il video e le foto dei tanti extracomunitari assembrati all’ingresso del centro islamico “La Luce” di Via Virgilio hanno fatto il giro dei social. Molti sono stati i commenti e moltissime le critiche. Premetto che lungi da noi sentenziare sulla fede di una persona, fatto assolutamente intimo e personale, ma non possiamo non notare una ipocrisia di fondo nelle azioni e nelle parole dei governi, locali e non. Prima di tutto analizziamo il contesto: a prescindere appunto dalla religione, la “moschea” di via Virgilio è decisamente piccola e sicuramente non in grado di accogliere tutte quelle persone in fila senza che vengano meno le norme che la drammatica situazione ci impone.
La domanda che andiamo a porci è: perché rigore e disciplina vengono richiesti solo ai cittadini italiani? Eppure non è la prima volta che avvengono casi simili in quella struttura. I giovani hanno subito critiche durissime per gli assembramenti di piazza Labriola, con tanto di divieto di sosta in loco dopo le 18:00, perché invece è permesso lo stazionare nei pressi di quella struttura, in uno spazio ben più ristretto? Abbiamo visto censori agitarsi contro una movida che non esiste più, però a quanto pare esistono due pesi e due misure.
E non è una semplice questione di razzismo, ma di logica e di giustizia. Avremo un Natale fatto di droni, posti di blocco e controlli nelle case (in perfetto stile Orwelliano), un natale fatto di solitudine con famiglie divise da un semplice confine comunale. Al popolo vengono chiesti sempre più sacrifici, a partire dagli studenti, gli eterni dimenticati, passando dalle piccole e medie imprese, la categoria che più di tutte sta soffrendo. Tante attività falliscono e il dramma delle conseguenze di questa situazione sono ben visibili nel Cassinate. I cittadini di Cassino non meritano questo, non lo meritano a prescindere ma a maggior ragione alla luce dei sacrifici richiesti che con grande senso del dovere stiamo tutti rispettando. Chiediamo una condanna e una gestione migliore della situazione creatasi a via Virgilio".
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