Inchiesta Cosilam, chiuse le indagini preliminari: notificati cinque avvisi

Inchiesta Cosilam, chiuse le indagini preliminari: notificati cinque avvisi
di autore Redazione - Pubblicato: 12-10-2020 00:00

CRONACA - Il reato di cui dovranno rispondere è turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, nel contesto della nomina a direttore generale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale

La Polizia di Stato, unitamente alla Guardia di Finanza, questa mattina ha notificato 5 avvisi di conclusione delle indagini preliminari, emessi dalla Procura della Repubblica di Cassino, a seguito delle attività di indagine sulla nomina del direttore generale del Cosilam. A seguito di una complessa ed articolata indagine iniziata nel settembre del 2017, gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Cassino, in collaborazione con il Gruppo Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Cassino dott. Alfredo Mattei, nella mattinata odierna hanno notificato 5 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti soggetti per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, nel contesto della nomina a direttore generale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale.

Dalle indagini è emerso che i cinque, in concorso tra loro, avevano a priori e addirittura prima della predisposizione del bando concorsuale, individuato D’A. A. quale Direttore Generale del Cosilam. Gli investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza hanno accertato che gli indagati fecero in modo di determinare una prima scrematura dei candidati attraverso un avviso di selezione, affidato ad un’agenzia interinale, con previsione di appositi criteri di valutazione, e di seguito, una volta individuati tredici candidati, conferivano l’incarico a D’A. A. su base meramente fiduciaria ed in maniera del tutto arbitraria, senza verbalizzare i colloqui intercorsi con i candidati.

Detti colloqui avvenivano, nei fatti, in assenza della predisposizione di criteri e griglie di valutazione, non osservando i principi individuati nel bando che imponevano la valorizzazione di esperienze lavorative con funzioni dirigenziali in aziende private o Enti Pubblici e ciò solo al fine di favorire la nomina della candidata da loro designata.





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