Asl, liste d'attesa lunghissime in Ciociaria. Di Mambro in pressing su Zingaretti

Asl, liste d'attesa lunghissime in Ciociaria. Di Mambro in pressing su Zingaretti
di autore Redazione - Pubblicato: 22-09-2020 00:00

SANITA' - L'ex consigliere comunale del centrodestra e attivista del movimento "Liberi e Forti" si appella al presidente della regione Lazio: «Meno del 50% degli esami vengono svolti nei tempi prestabiliti dalla Regione e le cause non sono da attribuire solo all'emergenza Covid. Bisogna invertire il trend»

L'ex consigliere comunale Carmine Di Mambro

Carmine Di Mambro torna a parlare di sanità e soprattutto delle liste di attesa che pongono la provincia di Frosinone all'ultimo posto nel Lazio. L'ex consigliere comunale del centrodestra, ed oggi attivista del movimento "Liberi e Forti", sempre in prima linea per per quel che riguarda la sanità evidenzia che, nonostante si vada ribadendo l’uscita dal commissariamento, il Lazio è la regione in cui i cittadini si lamentano di più per i tempi d’attesa necessari a fare una visita, un esame clinico o radiologico e la cosa diventa grave se si parla della provincia di Frosinone.

Argomenta Di Mambro: «Siamo dinanzi ad una gestione fallimentare. Vengono prese in considerazione tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali (brevi, differibili e urgenti). Le criticità si registrano soprattutto per quelle differibili che secondo gli standard regionali dovrebbero essere eseguite entro 60 giorni dalla prenotazione. Il monitoraggio viene effettuato ogni mese in base all’indice TDA, ossia il rapporto tra il numero delle prenotazioni evase nei tempi prestabiliti rispetto al numero totale delle prenotazioni varia.

Ci sono tre gradi di qualità: verde (quando il 90% delle prenotazioni rispetta i tempi standard), giallo (quando il rispetto dei tempi standard è tra il 50 e l’80% delle prenotazioni) e rosso (quando le prenotazioni entro i tempi standard sono inferiori al 50%). La metà delle prenotazioni effettuate, in provincia di Frosinone, vanno oltre il tempo massimo, è il dato peggiore nella regione Lazio.

Nell'ultimo mese, ma ormai è un dato che si ripete da anni, a fronte di 1148 prenotazioni per visite specialistiche, meno della metà, cioè il 48,3%, è stata evasa nei tempi prestabiliti dalla regione per gli esami differibili. Questo è il quadro che emerge dal monitoraggio delle liste di attesa nell'ASL di Frosinone che registra il dato peggiore nel Lazio. Ebbene, nell’ultimo mese le criticità maggiori, da colore rosso, hanno riguardato le visite di gastroenterologia, fisiatria, oculistica e cardiologia, malissimo per la maggior parte delle visite specialistiche. Difficoltà si sono registrate anche per l’ecografia alla mammella, la colonscopia e l’elettrocardiogramma dinamico.


Nell'ultimo mese la ASL di Frosinone, per le visite specialistiche, ha riscontrato il dato peggiore delle aziende sanitarie laziali, cosa che si ripete molto spesso in questi anni. Le cause di questa difficoltà, non sono da attribuire soltanto al Covid-19 perché il problema già c'era, vanno rintracciate in una pessima organizzazione regionale, nella carenza dei medici e nei paletti fissati dalla regione per l'erogazione dei servizi ambulatoriali oltre l'orario di servizio con le prestazioni aggiuntive».





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