"Siamo pronti a riprendere la lotta davanti ai cancelli di Stellantis"

Economia - Restano solo dieci giorni per risolvere la vertenza De Vizia, poi si rischiano i licenziamenti. Il segretario provinciale della Uilm Gennaro D'Avino mette in guardia: "In assenza di risposte entro questa settimana, lunedì, quando lo stabilimento riaprirà, ricominceremo a dare battaglia"

"Siamo pronti a riprendere la lotta davanti ai cancelli di Stellantis"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 21-01-2025 14:53 - Tempo di lettura 2 minuti

Dieci giorni per risolvere la vertenza De Vizia e salvare i 32 posti di lavoro, dopodiché c’è il concreto rischio dei licenziamenti. Le parti si sono prese un mese di tempo, dopo la scadenza dell’appalto che era fissata lo scorso 31 dicembre. Entro il 31 gennaio si dovrà quindi svolgere un nuovo vertice al Mimit con De Vizia, Stellantis e sindacati, ma quando mancano solo dieci giorni, la convocazione ancora non c’è. “In assenza di risposte entro questa settimana, o quantomeno della convocazione del tavolo, lunedì prossimo, 27 gennaio, quando riapriranno i cancelli di Stellantis noi saremo ancora lì a protestare con manifestazioni e sit-in come abbiamo fatto per mesi”.

L’annuncio arriva dal segretario provinciale della Uilm Gennaro D’Avino che spiega come ora più che mai sia necessaria una discussione perché Stellantis non può pensare di internalizzare senza fare una comunicazione ai dipendenti interni che dovranno poi andare a svolgere i lavori di pulizie oggi appaltato a De Vizia.

Un altro monito alla multinazionale arriva dal segretario provinciale della Filcams-Cgil Luca De Zolt, che spiega: “Basta tentennamenti, serve la proroga dell'appalto da parte di De Vizia. Da ottobre è stato detto tutto e il contrario di tutto, con una difficoltà estrema della nostra categoria nel seguire direttamente la vertenza per le modalità adottate dall’azienda che ha scelto sin da subito di interloquire in maniera privilegiata con una sola sigla sindacale, peraltro non firmataria del CCNL applicato”.

Il riferimento, neppure troppo velato, è alla Uilm di Gennaro D’Avino, il sindacato che maggiormente sta seguendo la vertenza anche con il presidio che si è tenuto alla vigilia di Capodanno, il 31 dicembre.  Sarebbe stato quello l’ultimo giorno di lavoro per gli operai che sono però riusciti ad ottenere la proroga di un mese: entro il 31 gennaio le parti dovranno incontrarsi nuovamente al Mimit, dopo il vertice del 7 gennaio terminato con una fumata nera, per decidere sedare la proroga dell’appalto a De Vizia anche nel 2025, oppure Stellantis potrebbe confermare l’intenzione di voler internalizzare il servizio.

Senza il rinnovo dell’appalto si andrà di fatto verso la perdita dei posti di lavoro. “Si tratterebbe di un precedente grave per tutto l’indotto, e un segnale negativo dopo il grande lavoro fatto in maniera unitaria sugli appalti Trasnova, Logitech e Teknoservice. Il punto qualificante della vertenza Trasnova - spiega la Filcams Cgil - è stato proprio l’assunzione di responsabilità da parte di Stellantis che ha concesso la proroga degli appalti e dei subappalti, ponendo le basi per una gestione complessiva del problema occupazionale”. 

“Quello che non accetteremo in nessun modo - conclude il segretario De Zolt - è che dopo tre mesi di stallo i lavoratori rimangano senza alcuna prospettiva occupazionale”. Preoccupazione, questa, condivisa anche dalla Uilm che con il segretario Gennaro D’Avino dopo l’ultimo vertice al Mimit ha detto: “Crediamo che entro fine gennaio si possa trovare una soluzione. Non può continuare questa telenovela all'infinito. Stellantis non può pensare di internalizzare il servizio delle pulizie, e dal 27 gennaio, quando lo stabilimento riaprirà, c'è bisogno di questi lavoratori”. 

Oltre a Stellantis e all'indotto, a preoccupare è anche la vertenza della ABB di Frosinone dove la protesta per il rinnovo del contratto nazionale metalmeccanici, e da venerdì mattina si sta svolgendo un picchetto proclamato dalle Rsu di ABB. Le Rsu di Fim, Fiom e Uilm non hanno siglato nessun tipo di accordo con l’azienda visto che la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, al momento, rimane in fase di stallo ed in attesa di un nuovo incontro.

Per tale motivazione le organizzazioni invitano le lavoratrici ed i lavoratori a continuare la “non adesione” a nessuna forma di straordinario ribadendo che qualora fosse necessario saranno messe in atto tutte le iniziative del caso.





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