Enzo e Arturo mettono mano alle forbici. L'imperativo è uno solo: sfoltire

Opinioni - Salera e Buongiovanni in queste ore sono alle prese con la composizione fuori delle liste ed entrambi preferiscono puntare sulla coerenza e l'identità lasciando fuori anche politici 'di peso'. Tuttavia in entrambi gli schieramenti c'è qualche malumore. La partita vera, con molta probabilità, si giocherà al ballottaggio

Enzo e Arturo mettono mano alle forbici. L'imperativo è uno solo: sfoltire
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 25-03-2024 10:00 - Tempo di lettura 3 minuti

Sfoltire, sfoltire: è questa l’attività politica più intensa in questa fase, da entrambi gli schieramenti e per ragioni diverse.

Cinque anni fa andarono a votare oltre ventiduemila elettori, oggi alcuni fattori potrebbero far pensare che gli elettori saranno qualcosa in più, pur considerando un fisiologico calo. Se ci saranno i leader dei partiti alla guida delle liste alle Europee questo è il primo elemento da valutare che potrebbe indurre più elettori a partecipare; il secondo elemento, è la prima volta che in una piccola città come Cassino ci sono due candidati alle elezioni europee, molto conosciuti: quanto incideranno sulla partecipazione?

Comunque, pur attestandoci sulla stessa partecipazione di cinque anni fa per poter vincere al primo turno saranno necessari oltre gli undicimila voti, e sembra assodato che nessuno dei due schieramenti possa ambire, al momento, a questo risultato.

Allora tutti vogliono evitare di arrivare sull’uscio della vittoria per poi perdere al secondo turno, sia il centrodestra che il centrosinistra hanno ben chiara la situazione, soprattutto analizzando le precedenti competizioni elettorali. Qui nasce l’esigenza di sfoltire, di rendere i due schieramenti omogenei e compatti per evitare i soliti giochi dei cambi di casacche e per avere in caso di vittoria uno schieramento compatto che garantisca la governabilità.

L’esperienza del centrodestra sia nel 2011 che nel 2019 induce alla riflessione che al ballottaggio è meglio arrivare secondi e con liste più scariche, come fece Petrarcone nel 2011 e Salera nel 2019.

La fase di sfoltimento del centrodestra è iniziata ancor prima di individuare il candidato sindaco. Ricordiamo che erano in campo ben sei candidati di Fratelli d’Italia ed altri cinque candidati che partecipavano alle primarie, tutti con orientamento di centrodestra. Nel frattempo, si sono proposti al centrodestra, con modi e strategie diverse altre candidature che per motivi diversi motivi non sono andate in porto. Una drastica sfoltita culminata con la scelta di puntare sull’Avv. Arturo Buongiovanni che era rimasto silente e coperto fino al momento della presentazione. Una sfoltita non indolore perché ha lasciato sul campo Sebastianelli con la sua corsa solitaria, ma non trascurabile.

La sfoltita nel centrodestra ha l’obiettivo di evitare i soliti cambi di casacca più o meno palesi soprattutto con atteggiamenti equivoci in Consiglio comunale. Imperativo è quello di contare su  un raggruppamento coeso, che ci crede e nel quale nessuno abbia la volontà di alzare bandiera bianca al primo richiamo dal potere.

A sinistra la situazione non è molto diversa, lo sforzo è minore perché almeno per la figura del sindaco non ci sono problemi, ma è la compagine che non vuole perdere compattezza e identità, è questa la spinta che emerge. Alcuni nuovi candidati sono mal visti e mal sopportati e solo l’intermediazione di Salera, al momento, riesce a soffocare questi malumori. Vecchi dissapori interni, mai sopiti, potrebbero modificare qualche candidatura.

Dal centrodestra fanno notare che Salera sta sfoltendo solo a chiacchiere, si è caricato un Consigliere di Fratelli d’Italia che non ha ancora rinnegato quell’appartenenza, e si è caricato quei Consiglieri che sono stati determinanti per la sonora sconfitta alle passate elezioni per il Presidente della Provincia che ha relegato Cassino alla cura della caccia e pesca.

In tutto ciò emerge un quadro positivo fatto di chiarezza e di trasparenza: entrambi gli schieramenti hanno capito che non potendo vincere al primo turno intendono ripulire le proprie liste da personaggi equivoci e mai fedeli alle liste che li hanno eletti; e questo sembra un dato molto positivo per la credibilità della politica.





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