ECONOMIA - Dalla città sede dello stabilimento Fca, Calenda torna a pungere la Fiom e la Cgil: "John Elkann ha comprato Repubblica, cioè il principale giornale della sinistra. E da quel momento per loro è stato più importante andare d’accordo con l’azionista di Repubblica che combattere contro la deindustrializzazione del settore automotive". La stoccata di Gatti: "Risponderemo con i fatti"
“Sulla grave situazione che sta interessando lo stabilimento Stellantis a Cassino chiederò al Presidente Rocca di convocare una conferenza di rilancio industriale di quest'area, che è assolutamente importante e dirimente per l'intera regione. Sullo stato di fatto della fabbrica ex FCA a Piedimonte San Germano siamo seriamente preoccupati e non si può continuare a far finta di niente, oltre al calo della produzione e dell’occupazione, ci sono le indiscrezioni sulle operazioni immobiliari all'interno dello stabilimento, il che significherebbe che non c'è un indirizzo di rilancio da un punto di vista industriale, ma semplicemente una valorizzazione o per meglio dire una speculazione, questo è grave perché significa che si va verso una deindustrializzazione. Su questo presento una mozione in Consiglio per convocare subito a Cassino una conferenza regionale di rilancio industriale”.
Lo ha dichiarato il Consigliere regionale del Lazio e responsabile Welfare della Segreteria Nazionale di Azione, Alessio D’Amato. Lo ha fatto a margine dell'incontro che si è svolto ieri a Cassino con Carlo Calenda, nel quale il leader di Azione ha tuonato: "La Fiom Cgil non ha fatto una battaglia perché John Elkann ha fatto una mossa geniale: ha comprato Repubblica, cioè il principale giornale della sinistra. E da quel momento- siccome il sindacato in Italia fa politica- per il sindacato è stato più importante andare d’accordo con l’azionista di Repubblica che combattere contro la deindustrializzazione del settore automotive". Il segretario provinciale della Fiom-Cgil Frosinone e Latina Donato Gatti, non si scompone: "Non ho nulla da rispondere a Carlo Calenda, risponderemo con i fatti"
L'SOS DI ROSSI DELLA LEGA
Dichiarazione dell’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo: “Che ne sarà dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano? La domanda è più che attuale e pertinente, considerato il progressivo ridimensionamento delle unità impiegate e anche degli ambienti stessi della fabbrica dedicati alla produzione. Che siano le avvisaglie di uno smantellamento non tardo a venire? E’ un’ipotesi alla quale non voglio credere, anche perché contrasterebbe con i tanti annunci fatti negli anni dall’azienda. Certo è che i segnali sono per nulla rassicuranti. E allora bisognerebbe iniziare a ragionare in prospettiva. Innanzitutto, mi appello al presidente della Regione Rocca e al ministro Urso affinché si facciano portavoce presso i vertici aziendali di un’operazione verità sul futuro di medio e lungo termine dello stabilimento. In seconda battuta, qualora lo scenario fosse quello di una dismissione, sarebbe il caso di ragionare sulla eventuale riconversione del sito.
La provincia di Frosinone non può permettersi un ulteriore depauperamento del proprio tessuto industriale e occupazionale e i ragionamenti devono precorrere gli eventi, anziché inseguirli. Auspico anche un più profondo dialogo con il mondo della formazione scolastica e accademica per formare figure specializzate e già pronte a collocarsi nel mondo del lavoro. E’ notizia di questi giorni secondo cui le aziende abbiano una certa difficoltà a reperire personale adeguatamente formato alle proprie esigenze proprio per un gap di competenze e professionalità tra la domanda e l’offerta di lavoro. Quindi, combattiamo per salvaguardare lo stabilimento di Cassino, ma prepariamoci anche eventualmente ad investire in eccellenze per non perdere un asset fondamentale per il nostro territorio”.
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