CRONACA - Si profila un nuovo record: al 31 dicembre del 2022 si registravano infatti 10.000 sanzioni elevate dai vigili urbani, al giro di boa del 2023 si contano già oltre mille verbali al mese. Le riflessioni dell'assessore alla Municipale Monica Capitanio
Non solo divieti di sosta e infrazioni al Codice della strada, nel primo semestre del nuovo anno i vigili urbani sono stati particolarmente attivi per riportare l’ordine in città anche per quel che riguarda il fenomeno dei cosiddetti “tavolini selvaggi” ed hanno redatto verbali anche ai titolari di vele ed impianti pubblicitari non a norma. Comprese le sanzioni comminate dagli ausiliari del traffico, in sei mesi sono state oltre seimila le multe inviate dal Comando dei vigili urbani di Cassino: significa cioè una media mille multe al mese, tutti i mesi. Un trend, che se troverà riscontro anche nel secondo semestre, andrà a superare il numero dello scorso anno: nella conferenza stampa del 31 dicembre 2022 l’ex assessore alla Municipale aveva infatti evidenziato che le multe redatte dagli agenti della polizia locale si attestavano sulle 10.000.
Dunque potrebbe profilarsi un nuovo record, che tradotto in cifre significa anche un introito non indifferente nelle casse dell’Ente. Nel 2020, l’anno dell’avvento del Covid e del lockdown, si erano registrate appena 347 sanzioni riscosse e “solo” 12.300 euro nelle casse del Comune. L’anno successivo, quando non ci furono più lunghi periodi di lockdown e il Comune era già dotato di nuovi vigili con le assunzioni che erano partite proprio a gennaio, furono elevate 3.600 sanzioni, un terzo, cioè, di quelle dello scorso anno. A seguire, nel 2022 i verbali redatti dai vigili urbani e dagli ausiliari del traffico hanno permesso di far entrare 307.000 euro nelle casse dell’ente. Il 2023 si annuncia ancora più ricco da questo punto di vista considerando che nel solo primo semestre dell’anno sono state elevate quasi il doppio delle sanzioni del 2021. Inoltre, tra poche settimane, l'organico dovrebbe rinforzarsi con otto nuovi agenti.
PARLA L'ASSESSORE CAPITANIO
L’assessore Monica Capitanio, al timone della Municipale dagli inizi del 2023, spiega come vanno lette le cifre: “I numeri sono importanti, ma quel che conta di più, a mio modo di vedere, è che la maggior parte delle trasgressioni sono intervenute soprattutto nei primi mesi, per divenire meno frequenti negli ultimi mesi. Questa valutazione - spiega la delegata del sindaco Salera - dimostra che quando l’intervento avviene in maniera seria e sistematica, seppur nella difficoltà dovuta alla poche risorse di cui si può disporre per fronteggiare alle innumerevoli attività di competenza della Polizia Locale, i cittadini si educano in qualche modo e cominciano ad acquisire automaticamente una forma mentis più vicina all’idea del rispetto delle regole".
Spiega ancora Capitanio: "Ogni volta che mi viene rivolta questa domanda sul numero delle sanzioni inflitte, ho sempre l’impressione che manchi qualcosa, che non si tratti solo di dati o di percentuali ma che alla base ci sia un concetto ed una riflessione più profonda. Spesso ad essere attaccato è il corpo di Polizia Municipale, lo stesso che ha il dovere e l’onere di intervenire per far rispettare le regole del quieto vivere comune attraverso l’applicazione di una sanzione che ha lo scopo di perseguire la finalità che non si esaurisce nell’accertamento e nella punizione delle infrazioni, ma si qualifica anche come strumento di tutela (indiretta) di uno specifico interesse pubblico.
Vorrei che non sfuggisse all’attenzione del cittadino proprio questo concetto.
Come sanno meglio di me tutti gli operatori, le reazioni dei cittadini che vengono sanzionati sono le più varie, come infinitamente varia è la natura umana. Il cittadino sanzionato tende istintivamente ad auto-assolversi: la fretta, la stanchezza, lo stress, una distrazione. Non pensa certo a porsi dal punto di vista dell'operatore chiamato a far rispettare le regole nell'interesse di tutti. Per fortuna la maggioranza dei cittadini ha un grande senso civico e, seppure non arriva a condividere la sanzione (non pretendiamo troppo), passata l'arrabbiatura se ne fa una ragione ed apprezza l'operato della Polizia Municipale. Anzi, spesso mi capita che venga richiamata la mia attenzione dove magari potrebbe essersi distratta e credo che questo sia un bel modo di collaborare con l’amministrazione per la tutela dei diritti di tutti.
Le statistiche indicano che oltre il 90% degli incidenti stradali è dovuto ai comportamenti scorretti degli utenti della strada. Questa da una parte è una brutta notizia, che può far scoraggiare di fronte alla superficialità con cui le persone utilizzano l’ambiente stradale, ma è anche una buona notizia, infatti, scegliendo comportamenti sicuri e osservanti delle regole della circolazione, si potrebbe avere una drastica riduzione degli incidenti. L’ambiente stradale è quindi un luogo pubblico ove le persone condividono spazi e servizi, ove intrecciano i loro tragitti quotidiani, in migliaia di punti di connessione, ove i tragitti dei pedoni si intersecano con quelli di altri pedoni e veicoli, ove i percorsi delle diverse tipologie di veicoli si incrociano e confluiscono in flussi per cui sono previste regole specifiche.
Il Codice della Strada prevede una serie di “doveri” a cui corrisponde una reciprocità di “diritti”. Non poter posteggiare un veicolo sul marciapiede, significa tutelare il diritto ad avere marciapiedi sgombri, transitabili in sicurezza dai pedoni, anche con passeggini per i bambini o su di una sedia a rotelle.
Ogni desiderio di sicurezza nella circolazione in strada può essere soddisfatto solo dall’osservanza del corrispettivo obbligo, divieto o limitazione.
Condividere socialmente il desiderio di sicurezza e di tutela dei diritti, può rovesciare l’atteggiamento di insofferenza che molti utenti hanno rispetto alle regole del Codice della Strada".
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