"Non è più il tempo di tatticismi negoziali, ora servono soluzioni per i lavoratori"

"Non è più il tempo di tatticismi negoziali, ora servono soluzioni per i lavoratori"
di autore Redazione - Pubblicato: 04-11-2022 00:00

POLITICA - Rinnovo CCNL comparto Istruzione e Ricerca, dopo l'incontro parla il segretario della Cisl-Università Francesco Cuzzi

In data 3 novembre si è svolto presso l’ARAN un ulteriore incontro di contrattazione per
il rinnovo del CCNL 2019-2021 del comparto Istruzione e Ricerca. Tenuto conto del
percorso seguito fino ad oggi dalle scriventi OO.SS. FSUR CISL - Università, FGU
Gilda e SNALS, caratterizzato da una ampia disponibilità a trattare il rinnovo stesso
partendo dall’impianto proposto dall’Agenzia, si confidava nella elaborazione da parte
dell’ARAN di una proposta di sintesi che potesse recepire, almeno in parte, quanto
rappresentato dalle OO.SS. ammesse alla trattativa nazionale, individuando in tal modo
nuove soluzioni alle tante criticità ormai non più tollerate dalle lavoratrici e dai lavoratori
del settore dell’Università e delle A.O.U. .
Senza entrare nel merito delle incerte proposte dell’Agenzia riteniamo di poter affermare
con certezza che, allo stato, quanto formulato dall’ARAN è notevolmente distante dalle
aspettative di chi garantisce il funzionamento delle Istituzioni del settore dell’Università
e delle A.O.U. .


Ad informare la comunità accademica e non solo è il segretario della Cisl-Università Francesco Cuzzi, che spiega: "Quanto sopra nonostante vi sia la disponibilità di condizioni più favorevoli per il rinnovo contrattuale, acquisite grazie all’impegno del Sindacato e alla disponibilità del MUR, per rispondere al bisogno di valorizzazione di lavoratrici e di lavoratori che soffrono da oltre
30 anni un damping salariale e contrattuale ormai non più accettabile.


Ci domandiamo, quindi, se l’ARAN ha ben chiare le motivazioni che sono alla base delle
proposte avanzate dal Sindacato e se l’ARAN vuole veramente definire il contratto che
il personale delle Università e delle A.O.U. merita, per come definito nell’atto d’indirizzo.
Durante l’incontro abbiamo chiarito inequivocabilmente che non siamo disponibili a
negoziare un contratto al ribasso, tantomeno a farci imporre soluzioni che
mortificherebbero le lavoratrici e i lavoratori del settore sacrificando l’attuale specificità
all’altare dell’omologazione contrattuale che addirittura aumenterebbe il damping
salariale esistente invece di ridurlo.


Abbiamo rappresentato con determinazione che non è più il tempo di tatticismi
negoziali, anzi, vi è la necessità di giocare insieme una partita a carte scoperte per
provare a ricercare tutte le soluzioni che i lavoratori attendono da tempo, nel rispetto
delle fonti e nei limiti delle risorse disponibili.


Con forte determinazione abbiamo, altresì, ribadito all’Agenzia che siamo intenzionati a
negoziare un contratto in tutte le sue parti senza ulteriori rinvii, individuando soluzioni
innovative per l’ordinamento professionale, per il personale delle AOU, per le
progressioni economiche, per la valorizzazione professionale mediante le progressioni
di carriera e il sistema dei nuovi incarichi, ma anche attraverso la valorizzazione della
partecipazione sindacale.

Ora attendiamo risposte dall’ARAN pronti ad attivare ogni iniziativa utile se queste
risposte non dovessero arrivare per come i lavoratori attendono, partendo dall’assunto
che il miglior contratto possibile è quello che soddisfa tutte le parti ed è nostro primario
interesse contemperare le esigenze dei lavoratori e quelle delle Istituzioni in un percorso
comune di valorizzazione e crescita del Sistema nel suo complesso.





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