Consorzio di bonifica, scatta l'interrogazione parlamentare

Consorzio di bonifica, scatta l'interrogazione parlamentare
di autore Redazione - Pubblicato: 09-07-2022 00:00

POLITICA - Valle del Liri: costi elevati e pochi servizi per gli utenti, da anni il vice coordinatore provinciale di FdI Gabriele Picano sta conducendo una battaglia sui territorio. Il senatore Ruspandini porta ora il caso a Palazzo Madama all'attenzione del premier Draghi

"A nome di tutti i comitati che si sono costituiti per contestare le spese del Consorzio di bonifica Valle del Liri ringrazio il Sen. Massimo Ruspandini per aver depositato l’interrogazione parlamentare a risposta scritta (4-07214) sul Consorzio di Bonifica Valle del Liri di Cassino". Lo dice l'avvocato Gabriele Picano, vice coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, che da anni sta combattendo una battaglia sui territori. Ora il caso arriva a Palazzo Madama. Di seguito il testo presentato dal senatore Massimo Ruspandini di FdI.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. MARIO DRAGHI

Al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
On. MARIA STELLA GELMINI

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
On. DANIELE FRANCO

Al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
On. STEFANO PATUANELLI
Al Ministro della Giustizia On. MARTA CARTABIA

Interrogazione sul Consorzio di Bonifica Valle del Liri di Cassino.

Premesso che:

  • il succitato Ente è commissariato dal dicembre 2016 e ben quattro commissari si sono avvicendati nella gestione fino ad oggi (Dott. De Lipsis, Dott. Casilli, Dott.ssa Ruffo e Signora Ricci);
  • il secondo commissario Dott. Casilli ha presentato, il 27 febbraio 2018, denuncia-querela contro i dirigenti e i funzionari dell’Ente in epigrafe per delitto di falso in atto pubblico e falso in bilancio (cfr. all.), successivamente archiviata per prescrizione (cfr. all.);
  • è stato rilevato dal medesimo Dott. Casilli un “buco” di bilancio di circa venti milioni di euro;
  • alcuni dirigenti e funzionari del Consorzio indicati nella succitata denuncia rivestono, a tutt’oggi, un ruolo apicale in seno a tale Ente;
  • dal 2019, il contributo di bonifica è stato esteso anche ai fabbricati (cfr. All.), nonostante le dichiarazioni dei sindaci inerenti la sporadicità e la marginalità degli interventi del Consorzio sui territori;
  • i Comuni di Arce, Atina, Colfelice e San Biagio Saracinisco hanno deliberato l’uscita dal perimetro di contribuenza, per l’assenza di interventi significativi sui loro territori, a fronte dei contributi versati al suddetto Ente (cfr. all.);
  • la Regione Lazio non ha mai dato alcuna risposta alle richieste contenute nelle delibere, inviate dai succitati Comuni;
  • il suddetto Consorzio dovrà, insieme con i consorzi Sud Anagni e Conca di Sora, dare vita ad un unico Consorzio denominato Lazio Sud-Est, sulla base di un PIANO DI CLASSIFICA che doveva essere portato preventivamente a conoscenza dei sindaci della Provincia di Frosinone, così come dichiarato a suo tempo in pubblica assemblea dal Dott. Ruberti, della Segreteria del Presidente della Regione Lazio e dalla Commissaria Dott.ssa Ruffo, a tutt’oggi sconosciuto;
  • la sentenza n. 188/2018 della Corte Costituzionale ha sancito la debenza del contributo solo in caso di beneficio specifico e diretto per il fondo;

SI CHIEDE

di conoscere quali iniziative le SS. LL. intendono intraprendere per risolvere siffatto grave problema, che sta creando enorme disagio alle popolazioni locali, già afflitte da una grave crisi economica e sociale, costrette a sopportare anche il peso di un “balzello” (contributo di bonifica) che continua a crescere, di anno in anno, senza alcun beneficio diretto, né indiretto.
Questa interrogazione, sostiene l’avv. Gabriele Picano, permetterà di far luce sulla problematica annosa legata ai contributi agli utenti senza che spesso vi sia stato il beneficio diretto. Non è possibile che la Regione Lazio abbia fatto succedere ben quattro commissari senza intervenire con una significativa riduzione dei costi e sospensione delle bollette.





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